Non solo un luogo in cui farsi tagliare i capelli, ma era diventato anche uno spazio di socialità il parrucchiere di viale Gramsci controllato nel pomeriggio di mercoledì 28 dicembre dalla Polizia locale di Modena. All’interno, infatti, c’erano 15 persone, solo in parte clienti: gli altri erano cittadini, tutti di origine straniera, per i quali, appunto, il salone fungeva da luogo di ritrovo. Per l’attività è scattata quindi una chiusura per 5 giorni, mentre il titolare, un 35enne ghanese, è stato sanzionato amministrativamente per 900 euro.
Gli operatori della Polizia commerciale si sono portati sul posto dopo le segnalazioni di alcuni residenti in zona. All’interno, in effetti, è stata riscontrata la violazione delle normative anti-Covid, in particolare relative all’assembramento di persone. All’esercente, già richiamato nelle settimane scorse al rispetto delle disposizioni contro la diffusione dei contagi, è stato perciò notificato un verbale da 400 euro assieme al provvedimento di sospensione dell’attività, una misura accessoria connessa alla gravità della situazione rilevata. La chiusura è diventata effettiva già dalla giornata del controllo. Inoltre, la violazione sarà segnalata alla Prefettura, che potrà eventualmente disporre ulteriori provvedimenti di sospensione.
Durante gli accertamenti, infine, la Polizia locale ha riscontrato l’assenza del “direttore tecnico”: si tratta di una figura professionale, la cui identità è stata comunicata agli uffici comunali al momento della presentazione della Scia, che tuttavia, come prevede la normativa di settore, deve essere sempre presente nel salone. Per l’esercente è scaturito dunque un secondo verbale da 500 euro.