La Squadra Mobile della Questura di Bologna, nella giornata del 29 dicembre, ha eseguito l’Ordinanza del GIP del Tribunale di Bologna che ha disposto l’applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti di un cittadino tunisino, gravemente indiziato della commissione di numerosi furti in abitazione aggravati.
La misura cautelare è il frutto di una lunga e complessa indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna e condotta dalla Squadra Mobile – IV Sezione Contrasto al crimine diffuso.
L’attività investigativa è stata avviata in seguito all’accertamento del ripetersi di numerosi episodi di furto in abitazione con la tecnica del finto postino/fattorino, portati a termine principalmente ai danni di persone anziane.
Una tecnica collaudata quella utilizzata dal ladro. Questi agiva sempre secondo il medesimo copione: citofonava agli inquilini di un condominio da lui prescelto nell’area metropolitana di Bologna spacciandosi per postino o fattorino, invitando la malcapitata vittima a raggiungerlo all’ingresso per ricevere un pacco o della corrispondenza. Sfruttando l’uscita di casa delle vittime, il ladro, forzando la porta delle abitazioni, entrava all’interno e trafugava soldi, gioielli e oggetti di valore per poi fuggire. Grazie alle descrizioni fornite dalle vittime e dai testimoni, nonché grazie alla visione di moltissime ore di immagini dei sistemi di videosorveglianza utili, la Squadra Mobile di Bologna è riuscita a identificare l’autore per un cittadino tunisino, irregolare sul territorio nazionale e già gravato da precedenti per reati contro il patrimonio. Sono stati così raccolti gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’indagato quale responsabile di tre episodi di furto in abitazione aggravati e di un episodio di rapina aggravata, avendo in quest’ultimo caso adoperato violenza per garantirsi l’impunità dopo la consumazione di un furto in abitazione.
La ricostruzione degli episodi delittuosi da parte della Squadra Mobile con il coordinamento della Procura della Repubblica di Bologna, ha portato il GIP del Tribunale di Bologna ad applicare per lo straniero la misura cautelare della custodia in carcere e il provvedimento è stato notificato il 29 dicembre all’interessato che attualmente risulta ristretto presso la Casa circondariale di Bologna a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.