La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Bologna ha devoluto in beneficenza 47 mila confezioni di merendine, equivalenti a 300 mila pezzi circa, per un valore commerciale di 85 mila euro. I prodotti sono stati sequestrati nell’ambito di un’attività in materia di tutela agroalimentare volta alla verifica del rispetto della correttezza delle informazioni fornite ai consumatori.
In particolare, all’esito di un controllo presso il supermercato di una nota catena di grande distribuzione, è stato sequestrato amministrativamente, in via cautelativa, uno stock di “tortine di grano saraceno” recanti sulla confezione indicazioni fallaci, in grado, cioè, di
indurre in errore i consumatori. A fronte dell’indicazione sulla parte anteriore della confezione dell’ingrediente principale delle merendine – enfatizzato ed evidenziato con caratteri più grandi – l’analisi più approfondita sulla composizione del prodotto (indicata con caratteri molto piccoli sul retro dell’imballaggio) ha consentito di accertare come il grano saraceno fosse effettivamente presente ma in una ridottissima percentuale (2,5%).
I prodotti sono stati quindi immediatamente ritirati dagli scaffali dei punti vendita sull’intero territorio nazionale per essere concentrati presso un unico magazzino e, quindi, sequestrati.
Accertata l’assenza di rischi sotto il profilo della sicurezza alimentare, le Fiamme Gialle hanno avviato l’iter per far sì che le merendine fossero donate in beneficienza per il tramite del Banco Alimentare, ONLUS da sempre impegnata nella raccolta di generi ed eccedenze alimentari della produzione agricola e industriale per la successiva ridistribuzione a strutture caritative.
La donazione degli alimenti per finalità sociali e umanitarie è stata possibile grazie alla piena condivisione dell’iniziativa da parte della stessa società proprietaria degli alimenti che, pur avendone la facoltà, ha preferito destinare i prodotti sequestrati in beneficienza anziché regolarizzarne l’incarto.
L’evento testimonia ulteriormente l’attenzione, la vicinanza e la sensibilità che la Guardia di Finanza da sempre riserva al “sociale”.