Nei giorni scorsi il Comitato Provinciale dell’ANPI ha fatto il punto sulla campagna congressuale, avviata due mesi or sono, e ha fissato per il 15 e 16 gennaio 2022 il Congresso Provinciale che avrà il compito di eleggere il nuovo gruppo dirigente.
Nella sua relazione il presidente dell’Anpi provinciale, Ermete Fiaccadori (foto), ha informato che si sono svolti 36 congressi di sezione che hanno registrato la presenza di oltre 1.000 tesserati e 300 interventi. I tesserati del 2021 sono, ad oggi, 4.214, in aumento rispetto allo scorso anno.
I lavori congressuali hanno visto l’approvazione di numerosi ordini del giorno sui temi dell’autonomia differenziata delle regioni, della scuola, dei giovani, della legalità e della lotta alla mafia. È stata accolta la decisione di aderire al Terzo Settore e sono stati approvati documenti sulle problematiche di Casa Manfredi a Sesso e sulla commemorazione della battaglia di Fabbrico del 27 febbraio 1945. Il Comitato provinciale ha deciso di proporre al Congresso Provinciale lo svolgimento di una conferenza di organizzazione e ha nominato tre gruppi di lavoro in vista dell’assise provinciale per affrontare le problematiche politiche, le questioni amministrative e la composizione dei nuovi organi dirigenti.
I congressi di sezione hanno eletto i propri Comitati direttivi e nominato i 143 delegati che parteciperanno al Congresso Provinciale. Sono stati confermati numerosi presidenti già in carica e sono stati eletti 13 nuovi presidenti, di cui 6 donne. È stato poi approvato il documento politico che sarà presentato al 17° Congresso nazionale in programma dal 24 al 27 febbraio a Riccione.
Le discussioni hanno ribadito che l’Anpi è una organizzazione autonoma e pluralista. Non è, e non vuole diventare, un partito. È attiva sui principali temi dei diritti e dell’attualità politica. È impegnata sui temi della memoria e dei valori costituzionali.
I congressi hanno anche sottolineato l’attualità della lotta ai neofascismi ed hanno sollecitato il governo ad adottare un provvedimento di messa fuori legge di Forza Nuova per le gravi azioni eversive di cui si è macchiata.