I sindacati Fp Cgil e Cisl Fp, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori dell’Ufficio edilizia e Ufficio struttura sismica del Comune di Modena, hanno annunciato lo stato di agitazione causato da problematiche riguardanti l’organizzazione dell’attività lavorativa, associato alle carenze di organico.
Le Organizzazioni Sindacali denunciano queste problematiche ormai da molti mesi.
“La situazione è diventata insostenibile – dicono Giada Catanoso della Fp Cgil e Sabrina Torricelli della Cisl Fp – La notevoli criticità in questi due uffici, dovute all’impossibilità di rispettare le tempistiche dettate dalle norme, all’incessante modifica delle normative nazionali e locali di riferimento e all’aumento esponenziale dei titoli edilizi, in un ambito molto complesso come quello dell’edilizia sta producendo carichi di lavoro non più gestibili, con crescente malessere organizzativo e conseguente danno sia per i cittadini, che per i lavoratori”.
Attualmente l’organico dell’ufficio edilizia è composto da 9 operatori, nel 2018 erano 12. Per la struttura sismica siamo addirittura passati ad uno solo tecnico istruttore (nel 2020 erano 2) venendo a mancare così la figura dell’ingegnere istruttore quale unica figura specialistica.
“La mancanza così accentuata di personale – riprendono le sindacaliste di Cgil e Cisl – e il notevole incremento di pratiche, dovute anche alle novità normative che prevedono diversi bonus nel campo dell’edilizia, sta causando, al contempo, grossi ritardi e squilibri nell’erogazione dei servizi ai cittadini. Per i dipendenti, che si occupano principalmente di attività istruttorie edilizie, anche su progetti complessi, consulenze, sopralluoghi, autorizzazioni sismiche e contributo ricostruzione post sisma, è diventato ormai impossibile allo stato attuale garantire il rispetto delle tempistiche. Nonostante il loro grandissimo impegno e gli sforzi messi in atto in questi mesi, i cittadini non riescono comunque ad avere risposte in tempi brevi e tale situazione sta generando agli operatori grave disagio anche nell’attività di front- office”.
Per questo fin da marzo 2021, anche alla luce dell’ulteriore aumento di lavoro che sarebbe arrivato con i bonus Fp Cgil e Cisl Fp hanno più volte sollecitato l’Amministrazione, non solo chiedendo l’implementazione dell’organico, ma anche una revisione della distribuzione e organizzazione dell’attività lavorativa, un progetto specifico per lo smaltimento dell’arretrato, maggiore supporto di formazione e aggiornamento degli operatori per continuare a garantire un servizio ai cittadini modenesi.
Purtroppo ad oggi, dopo 8 mesi, non sono arrivate risposte soddisfacenti né dal punto di vista dell’organico, né per quanto riguarda il percorso di riorganizzazione, nonostante gli impegni assunti dall’Amministrazione in un incontro tenutosi il 1° luglio.
Per questo motivo l’assemblea sindacale del 6 dicembre ha dato il mandato alle Organizzazioni sindacali di aprire lo stato di agitazione, con blocco immediato degli straordinari.