Ci saranno anche molti modenesi alle manifestazioni che si terranno in occasione delle sciopero generale del prossimo 16 dicembre “Insieme per la giustizia” proclamato da Cgil e Uil dopo le insufficienti risposte del Governo alla piattaforma unitaria presentata dai sindacati nel percorso di confronto dei mesi scorsi.
Oltre un migliaio tra lavoratori/trici e pensionati/e parteciperanno da Modena il 16 dicembre, confluendo in parte alla manifestazione di Milano, in parte su quella di Roma (le altre tre manifestazioni sono Bari, Palermo e Cagliari).
Lo sciopero è stato dichiarato in continuità con la mobilitazione dei mesi scorsi a sostegno delle proposte del sindacato su fisco, pensioni, scuola, politiche industriali e contrasto alle delocalizzazioni, contrasto alla precarietà del lavoro soprattutto di giovani e donne, della non autosufficienza, “tanto più alla luce delle risorse, disponibili in questa fase, che avrebbero consentito una più efficace redistribuzione della ricchezza, per ridurre le diseguaglianze e per generare uno sviluppo equilibrato e strutturale e un’occupazione stabile” affermano Daniele Dieci segretario Cgil Modena e Luigi Tollari segretario Uil Modena e Reggio Emilia.
“La legge di bilancio e i provvedimenti messi in campo non danno risposte sufficienti. Vogliamo cambiamenti concreti per lavoratrici e lavoratori, pensionati e pensionate, giovani, donne e per rafforzare la coesione sociale e territoriale” continuano Dieci e Tollari.
Cgil e Uil chiedono di contrastare la precarietà e garantire occupazione stabile a partire da giovani e donne. Un intervento fiscale equo per i redditi bassi e medio bassi e per maggiore redistribuzione e progressività. Una seria lotta all’evasione fiscale. Una riforma delle pensioni che consenta flessibilità in uscita, facilitando chi fa lavori gravosi e i lavoratori precoci, prevedendo la pensione di garanzia per i giovani e la valorizzazione del lavoro di cura. Per la scuola pubblica chiedono di potenziare un sistema di istruzione di qualità a partire dalla stabilità del lavoro. Servono nuove politiche industriali per affrontare la transizione ecologica e digitale, e serve dare soluzioni alle crisi industriali, contrastando le delocalizzazioni e con un ruolo forte e protagonista dello Stato. Ma anche aumentare le risorse per la sanità e per stabilizzare il personale, approvare la legge sulla non autosufficienza e aumentarne le risorse, ridurre le disuguaglianze a partire dal Mezzogiorno, perché coesione sociale significa non lasciare indietro nessuno.
L’appello di Cgil e Uil è dunque quello di aderire allo sciopero e alle manifestazioni per mobilitarsi insieme per la giustizia.