Ci sarà anche una folta delegazione di lavoratrici e lavoratori del punto vendita Pam Panorama di Sassuolo insieme alle lavoratrici degli appalti del pulimento a ai rappresentanti di Filcams Cgil e Fisascat Cisl, al presidio nazionale di mercoledì prossimo 24 novembre a Roma nell’area antistante il Ministero dello Sviluppo Economico (ore 10.30, via Molise, presidio statico) in concomitanza con lo sciopero indetto per la stessa giornata per denunciare la situazione di forte difficoltà che da tempo investe questa grande catena distributiva, impattando negativamente su occupazione e servizi offerti alla clientela.
“I rapporti con questa azienda – dichiarano Filcams/Cgil e Fisascat/Cisl Modena – sono incrinati dal 2009, anno in cui è stata data disdetta al contratto integrativo aziendale e a causa delle scelte unilaterali dell’azienda anche in merito all’attivazione della cassa integrazione applicata in maniera discriminatoria, che ha visto le lavoratrici e lavoratori e i sindacati impegnati in una lunga vertenza nei mesi scorsi.
Pam Panorama è stata l’unica insegna attiva nell’ambito della distribuzione commerciale di generi prevalentemente alimentari a fare un massivo utilizzo della cassa integrazione guadagni in deroga per riduzione o sospensione dell’attività lavorativa connesse all’emergenza Covid-19, spesso senza alcuna intesa con i sindacati”.
“Dall’inizio di questo mese, inoltre, a peggiorare ulteriormente il livello qualitativo del servizio di vendita offerto alla clientela – rincarano Filcams/Cgil e Fisascat/Cisl Modena – ci ha pensato il management aziendale che, evitando qualsiasi confronto preventivo con i sindacati e limitandosi ad informare i rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori unicamente a scelta fatta, ha stabilito in diversi punti vendita sul territorio nazionale, fra i quali Sassuolo, di internalizzare le attività di pulimento dei negozi e di assegnarle al proprio personale dipendente, attuando di fatto un demansionamento, con inevitabili conseguenze occupazionali per i lavoratori in appalto ed in termini di decadimento del servizio. Da un lato le lavoratrici e i lavoratori di Pam Panorama sono stati adibiti a mansioni non contemplate nel CCNL di riferimento, ma allo svolgimento delle pulizie mansioni proprie e specifiche del contratto multiservizi, dall’altro le addette alle pulizie dell’appalto si sono viste a loro volta decurtare l’orario di lavoro di ben 2 ore al giorno. Si parla di madri e padri di famiglia che prestano servizio il più delle volte con contratti di poche ore e che spesso, per riuscire ad avere un reddito dignitoso devono unire più contratti, cercando di organizzare una conciliazione quasi mai semplice tra vita privata e vita lavorativa”.
“A tale desolante quadro si aggiunga un’ultima considerazione: i negozi di Pam Panorama, proprio in questa fase dell’anno, da sempre considerata la più proficua per l’approssimarsi delle feste natalizie, offrono uno spettacolo infausto: scaffali vuoti, referenze che mancano da tempo, progressivo disservizio alla clientela, politiche di supporto alle vendite pressoché inesistenti.
Filcams Cgil e Fisascat Cisl chiedono al management una svolta: vogliamo chiarezza sui piani futuri di Pam Panorama, un sistema serio di relazioni sindacali aziendali, maggiore attenzione alle lavoratrici ed ai lavoratori dipendenti ed alle loro professionalità, tutele occupazionali e ripristino di condizioni di lavoro accettabili per i lavoratori in appalto” – concludono Filcams/Cgil e Fisascat/Cisl.