Neroverdi due volte avanti, prima con Scamacca e poi con Berardi. I rossoblù (oggi in maglia bianca) rispondono con Keita e Joao Pedro. Al fischio finale è dunque 2-2, gli emiliani salgono a quota 15, i sardi tornano a muovere la classifica dopo quattro sconfitte consecutive.
Berardi, Raspadori e Scamacca nel tridente di Dionisi, Mazzarri mette invece tre uomini sulla trequarti a sostenere Joao Pedro in versione unica punta. Parte meglio il Sassuolo che ha la prima chance con Frattesi, respinto da Cragno, e poi ne ha altre tre con Scamacca, Traore e Ferrari che non riescono però a inquadrare la porta. Dall’altro lato la bella girata di Bellanova sporca i guantoni a Consigli e precede l’incornata di Ceppitelli, sugli sviluppi di corner, che si stampa sulla traversa. La prima frazione è bella e divertente e si stappa definitivamente nel giro di 3 minuti: al 37′ Berardi verticalizza per Scamacca che parte da solo in velocità, resiste al ritorno della difesa e fredda il portiere in uscita. Al 40′ il pareggio del Cagliari nasce da uno spunto di Nandez sulla destra, ma la giocata da vedere e rivedere è di Keita: mezza rovesciata volante, non c’è nulla da fare per Consigli.
Ritmi alti anche nella ripresa, battezzata da una combinazione tra Frattesi e Berardi che porta al tiro di poco a lato dell’attaccante. Gli stessi protagonisti dopo qualche minuto rimettono il Sassuolo avanti: Frattesi si inserisce tra le linee e viene atterrato da Lykogiannis proprio all’ingresso dell’area.
L’arbitro Baroni indica il dischetto e Berardi spiazza Cragno con il piattone. Anche stavolta non serve molto tempo per assistere al pareggio del Cagliari che altro non è che una fotocopia del secondo vantaggio neroverde. Con un intervento maldestro Frattesi passa da un rigore conquistato a un rigore concesso. A subire il fallo è Joao Pedro che si presenta dagli undici metri e ispirandosi a Berardi calcia anche lui con l’interno piede mandando il portiere dall’altro lato. Nel finale l’intensità sale alle stelle e entrambe le squadre potrebbero vincerla, ma il risultato non cambia più. Sui piedi di Defrel l’occasione più ghiotta, Cragno è super nel negare il gol al francese.