L’Aeroporto di Bologna continua, mese dopo mese, a recuperare passeggeri dopo il brusco “stop” dovuto alla pandemia. Seppure ancora lontano dai livelli pre-Covid, nei primi 10 mesi dell’anno il Marconi ha superato i tre milioni di passeggeri complessivi.
Nel mese di ottobre, i passeggeri sono stati 582.776, pari ad un decremento del 27,8% su ottobre 2019, ultimo anno precedente la pandemia, ma con un +189,6% su ottobre 2020, quando le forti limitazioni ai viaggi avevano ridotto i passeggeri a sole 200 mila unità.
Nel dettaglio, nel mese appena concluso si è registrato un forte incremento dei passeggeri su voli nazionali, a quota 188.089, in crescita del 17,0% su ottobre 2019 (e a +64,1% su ottobre 2020). Ancora in forte calo sul 2019, invece, i passeggeri su voli internazionali, a quota 394.687 (-39,0% su ottobre 2019, mentre sullo stesso mese del 2020 il dato è in crescita del 355,6%).
I movimenti aerei sono stati 4.879 (-21,7% su ottobre 2019, +99,8% sullo stesso mese del 2020), mentre le merci trasportate per via aerea sono state 3.543 tonnellate, in crescita del 4,7% su ottobre 2019 e del 22,2% su ottobre 2020.
Si conferma quindi una evoluzione a due velocità, con i passeggeri su voli nazionali che hanno già superato i livelli pre-Covid e quelli su voli internazionali ancora frenati dalla situazione sanitaria internazionale.
A confermare la tendenza attuale, anche la classifica delle mete preferite di ottobre, dove ai primi 5 posti troviamo 4 aeroporti italiani: Catania, Palermo, Barcellona, Brindisi e Bari. Seguono: Madrid, Parigi Charles de Gaulle, Tirana, Amsterdam e Cagliari.
Nei primi dieci mesi del 2021 i passeggeri complessivi del Marconi sono stati 3.094.532, in calo del 61,2% sullo stesso periodo del 2019, con 29.043 movimenti aerei (-52,9%) e 31.543 tonnellate di merce trasportata (-0,5%). Se confrontati al 2020, i dati del periodo gennaio-ottobre 2021 registrano un incremento di passeggeri del 33,1%, con un +20,7% nei movimenti e un +23,5% nelle merci.
La differenza con i numeri pre-pandemia è ancora significativa, ma l’intensificazione della campagna vaccinale, che ha superato l’83% della popolazione italiana, e l’introduzione del Greenpass anche per i voli interni, rappresentano elementi utili ad un’ulteriore ripresa del settore.