Il progetto, che prevede la sterilizzazione delle nutrie di una piccola colonia in un laghetto del Parco Secchia, è nato dalla comunione di intenti tra la sede di Modena della LAV e LEIDAA al fine di dimostrare che esiste un modo non violento e più efficace per tenere sotto controllo il numero di questi animali. I castoridi della colonia prescelta, una trentina di animali in tutto, negli scorsi anni sono diventati sempre più socievoli e molte famiglie sassolesi si recano a trovarli la domenica per dar loro un po’ di cibo o semplicemente per ammirarli.
Benché siano assolutamente innocue, e la loro responsabilità nelle alluvioni fluviali sia tutta da dimostrare, le Nutrie sono state fatte oggetto negli ultimi anni di una vera e propria campagna di eradicazione. Tanto che esiste un apposito Piano regionale che ne prevede l’uccisione.
Con la delibera di giunta n. 184 del 28 settembre 2021 il Comune di Sassuolo ha dato avvio alla collaborazione con LAV, che anche in altre realtà emiliane – e non solo – ha avviato progetti analoghi per la gestione delle Nutrie.
“Siamo molto soddisfatti per questo accordo stipulato con il Comune di Sassuolo” dichiara la LAV di Modena “e anzi rivolgiamo il nostro plauso a questa amministrazione per un atto lungimirante e di grande civiltà”.
Saranno i volontari LAV, infatti, ad operare le catture delle Nutrie, che saranno poi sterilizzate da una clinica veterinaria locale e infine reimmesse nel loro ambiente. LEIDAA invece, che collabora al progetto, mediante il suo nucleo Guardie eco zoofile LEIDAA MODENA si occuperà della vigilanza ambientale, in stretta collaborazione con la Polizia Locale.
“Ricordiamo che i piani di abbattimento sono uno strumento inadeguato a contenere il numero di animali” spiega ancora la LAV “visto che in breve tempo le Nutrie superstiti si riproducono ripristinando la popolazione iniziale. Mediante sterilizzazione, invece, il numero degli animali diminuirà nel tempo lentamente ma stabilmente.”
Il progetto, che partirà a ottobre 2021 e sarà a costo zero per il Comune, avrà la durata di un anno per la sterilizzazione vera e propria, e successivamente di altri tre anni dedicati allo studio scientifico da parte di un biologo specializzato.
(Cristiana Nocetti, nucleo di Guardie ecozoofile Leidaa)