“Continua a scendere in Italia il numero di positivi al Covid-19, così come la pressione sulla sanità pubblica; prosegue quindi il percorso positivo che auspico possa concludersi con la fine dello stato di emergenza il 31 dicembre. Stanno per arrivare, inoltre, le attese aperture per lo sport e lo spettacolo, anche se rispetto alle indicazioni del Comitato tecnico scientifico (che il Governo sembra intenzionato a recepire), sulla capienza degli impianti sportivi si può fare di più, da subito. Mentre la mancata presa in esame di discoteche e sale da ballo mette in crisi un settore economico ormai fermo da oltre un anno e mezzo, troppo penalizzato, specie ora che la maggioranza dei cittadini è vaccinata; analoga riflessione vale per il mondo associativo e ricreativo che da sempre crea valore sociale”.
Lo ha affermato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli nell’informazione al Consiglio comunale di giovedì 30 settembre dopo aver però ribadito che “purtroppo i decessi causati dal virus non sono ancora a quota zero e le oltre 130mila vittime registrate in Italia da inizio pandemia sono una ferita profonda che non va mai dimenticata”.
Ritornando ai provvedimenti del Governo, il sindaco ha ricordato che spariscono le restrizioni per l’accesso ai musei; mentre in cinema, teatri e sale concerti la capienza passa al 100 % all’aperto e all’80 % al chiuso; negli stadi e nei luoghi all’aperto passa dal 50 al 75 %; in palazzetti e luoghi al chiuso dal 25 al 50%. “L’indicazione per teatri, cinema e sale concerti potrà essere rivista nell’arco del prossimo mese e ci auguriamo di arrivare finalmente al 100% anche al chiuso, visto che comunque si entra con green pass e indossando la mascherina”, ha osservato aggiungendo: “A Modena tutta l’impiantistica sportiva pubblica, di grande e medie dimensioni, può garantire piena sicurezza anche a fronte di una totale riapertura”.
Dal 15 ottobre, il giorno in cui per altro la certificazione verde sarà indispensabile per lavorare, la maggioranza di ministeriali, personale delle agenzie fiscali, dipendenti degli enti locali e degli enti pubblici non economici, dovrà abbandonare lo smart-working in vigore da oltre un anno per tornare alla scrivania. Per poter far continuare a lavorare i dipendenti da casa, le amministrazioni pubbliche dovranno rispettare determinate condizioni: non pregiudicare i servizi, avere strumenti tecnologici per comunicazioni sicure con l’amministrazione e un piano per lo smaltimento degli arretrati. “Attendiamo ancora le linee guida definitive – ha detto il sindaco – Intanto, anche il Comune di Modena, a seguito di quanto disposto dal Decreto, sta organizzando le modalità operative per i controlli del green pass, con relativa nomina dei soggetti responsabili e azioni da intraprendere in caso di contestazione o violazione degli obblighi di legge”.
Inoltre, dopo i primi giorni di assestamento e sperimentazione rispetto all’uscita della normativa, nell’ultima settimana è entrato a regime il sistema di controllo del Green Pass per chi accede a nidi e scuole d’infanzia, anche per i genitori; l’aspetto coinvolge tutto il sistema integrato 0-6 anni: servizi educativi di Comune e Fondazione Cresciamo, privati, convenzionati e statali. Anche questo anno, le famiglie hanno sottoscritto il Patto di Corresponsabilità che presta particolare attenzione agli aspetti di sicurezza sanitaria volti a tutelare i bambini.
Intanto, prosegue la campagna vaccinale che, su base provinciale ha superato un milione di dose inoculate di cui oltre 490mila seconde dosi: la popolazione target (con più di 12 anni) entrata nel circuito vaccinale è oggi pari all’83,3% e la decisione del Governo di introdurre il Green Pass sui luoghi di lavoro ha probabilmente contribuito al risultato. Inoltre, si partirà con la terza dose per gli ultraottantenni, gli ospiti delle Cra e una parte del personale sanitario.
Passando ai temi economici, oltre all’importante novità della proroga a tutto il 2023 del Super Bonus 110%, il sindaco ha sottolineato “il miglioramento complessivo dei conti pubblici (il Governo ha rivisto al rialzo la crescita del Pil nazionale, mentre per il 2021 scende il rapporto deficit/pil registrando quindi un positivo cambio di tendenza del debito) assicurerebbe tra il 2022 e il 2024 circa 20-22 miliardi spendibili fin dalla Legge di Bilancio. Se sarà così, auspico – ha affermato Muzzarelli – che il Governo metta tra le priorità alcune richieste degli Enti Locali che, come ampiamente previsto, pagheranno anche nel prossimo anno le influenze negative della pandemia, sia in spesa corrente che sul fronte della capacità di autofinanziamento degli investimenti. La composizione del bilancio previsionale 2022-2024, come gli ultimi due anni, non sarà dunque semplice – ha continuato – ma l’obiettivo dell’Amministrazione è chiaro e confermato: vogliamo costruire una manovra economica comunale utile a completare la ripartenza della città ed essere pronti, il prima possibile, a recepire tutte le opportunità del Pnrr e degli altri fondi europei strutturali che la Regione metterà in campo fin dai primi mesi dell’anno nuovo”.