“Per la raccolta dei funghi in questo luogo ambito si era creata una situazione estremamente pericolosa e, per questo, siamo dovuti intervenire regolando l’accesso ai Lagoni”, così Giuseppe Vignali, direttore del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano commenta le restrizioni apposte a inizio percorso che da Cancelli (Corniglio) conduce, dopo sei chilometri di strada demaniale, alla zona Badignana-Lagoni.
L’ordinanza del Sindaco del comune di Corniglio coordinata con il Parco nazionale dell’Appennino stabilisce che la strada sia chiusa dalle 24 alle 6.30 del mattino. Era accaduto, infatti, che cercatori di funghi fossero saliti addirittura di notte con le torce, mentre di giorno quest’angolo dell’alto cornigliese era preso letteralmente d’assalto dai cercatori degli ambiti porcini.
“Oltre al tema della tutela del bosco – spiega Vignali – c’era e c’è l’esigenza primaria della tutela della incolumità delle persone. Troppe macchine rendevano impossibile garantire l’accesso ai Lagoni per i mezzi di soccorso, in una zona suggestiva ma che non può essere raggiunta dall’alto dall’elisoccorso. La segnaletica e la comunicazione che abbiamo posto hanno funzionato e, nella notte trascorsa, sono poche le multe comminate a chi non ha rispettato le prescrizioni. Inoltre, abbiamo contingentato gli accessi a 150 auto e, stamane, solo una cinquantina non sono potuti salire”.
Stiamo anche valutando la possibilità nel prossimo weekend di introdurre un servizio navetta. Sul posto, oltre alla Polizia municipale intervenuta nei giorni scorsi per regolare gli accessi, l’intervento prezioso e tempestivo dei Carabinieri forestali dello stato, mentre ora il Consorzio Montano effettuerà i necessari controlli.