La Guardia di Finanza ha festeggiato, nel rispetto della normativa sanitaria e delle misure di contenimento e gestione dell’emergenza Covid-19, il suo Santo Patrono, San Matteo apostolo ed evangelista.
Il celebre Santo, nato in Galilea e di professione esattore delle tasse, apostolo ed evangelista, è stato proclamato patrono delle Fiamme Gialle d’Italia da Papa Pio XII nel 1934, con l’auspicio che tutti gli appartenenti al Corpo potessero, sulla base del suo esempio, unire l’esercizio del dovere verso lo Stato con la fedele devozione a Cristo.
Per la ricorrenza, Sua Eminenza Card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna, ha officiato presso la Basilica di San Francesco una Santa Messa alla presenza del Comandante Regionale dell’Emilia Romagna, Generale di Divisione Giuseppe Gerli e delle massime autorità militari e civili, che hanno condiviso il significativo momento spirituale con una rappresentanza di militari in servizio alla sede di Bologna nonché con gli appartenenti all’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia.
La funzione religiosa rappresenta per tutte le Fiamme Gialle un momento di intenso raccoglimento spirituale e di profonda coesione, soprattutto nel ricordo commosso dei militari caduti nell’adempimento del dovere e di quelli prematuramente scomparsi per complicanze legate al Covid-19, tale da rinsaldare ulteriormente l’unità di intenti tra tutti i militari del Corpo, fortemente impegnati nell’opera di contrasto ad ogni forma di illegalità, in ossequio alle Istituzioni e nel rispetto delle leggi, con lealtà e abnegazione.