E’ stato riaperto oggi, venerdì 10 settembre, il ponte di Samone sul fiume Panaro, lungo la strada provinciale 26 tra Pavullo e Guiglia, chiuso dallo scorso 6 dicembre a seguito del crollo di parte della struttura, causato dalla piena del fiume che aveva danneggiato una pila di sostegno.
Per il completamento dell’intervento mancano ancora alcune lavorazioni di rinforzo, che saranno eseguite in alveo senza interferire con il transito veicolare e che si concluderanno entro la fine di ottobre.
Per consentire l’esecuzione dei lavori, sul ponte è istituito il limite di velocità massimo di 30 chilometri orari con divieto di sorpasso e il limite di portata a massima di 44 tonnellate.
Oltre alla ricostruzione della pila crollata e degli archi, sono stati rifatti i muri in pietra, nel rispetto della tipologia originaria architettonica del ponte, e i parapetti ai lati della sede stradale.
Partiti lo scorso marzo, dopo un intervento di deviazione fluviale da parte della Protezione civile regionale, i lavori hanno un costo complessivo di oltre 850 mila euro.
La Provincia, infatti, ha in programma nei prossimi mesi un secondo intervento di manutenzione e rinforzo di tutta la struttura che riguarderà le altre tre pile, senza interferire con la circolazione e con un ulteriore investimento di oltre un milione di euro.
Il ponte di Samone fu realizzato dalla Provincia nel 1947 sulle pile del ponte ottocentesco distrutto durante la guerra, ed entrato in servizio solo agli inizi del secolo scorso, quando venne finalmente aperta la strada Gainazzo-Ponte di Samone-Castagneto di Pavullo, diventata provinciale nel 1960.
Il ponte è lungo oltre 100 metri con sei campate, è costruito in calcestruzzo con murature e rostri circolari in pietra lavorata.