Sarebbe stata la fine della convivenza a trasformarlo in un vero e proprio incubo per la sua ex, portandolo a macchiarsi di una serie di condotte persecutorie per le quali, al termine delle indagini, i Carabinieri della Stazione di Sant’Ilario d’Enza l’hanno denunciato alla Procura reggiana. Il Dott. Marco Marano, Sostituto titolare dell’inchiesta, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri richiedeva ed otteneva dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, Dott. Dario De Luca, l’applicazione nei confronti dello stalker della misura cautelare del divieto di avvicinamento all’abitazione, al posto di lavoro e da qualunque altro luogo frequentato dall’ex compagna prescrivendogli di mantenere comunque una distanza di almeno 150 metri dai luoghi dalla stessa frequentati vietandogli inoltre di comunicare attraverso qualsiasi mezzo con lei.
Provvedimento di natura cautelare che l’altra mattina veniva eseguito dai Carabinieri della Stazione di Sant’Ilario d’Enza che hanno condotto le indagini. Lei una 24enne lui un 28enne, entrambi abitanti in provincia di Reggio Emilia: sono loro i protagonisti di questa vicenda. Dopo una convivenza di tre anni lei a giugno dell’anno scorso decide di mettere fine alla loro convivenza. E da allora che comincia la persecuzione: innumerevoli messaggi di testo e audio sull’applicativo WhatsApp contenenti minacce, chiamate ripetute sull’utenza cellulare della donna nonostante il suo dissenso, appostamenti notturni presso l’abitazione della ragazza dove non disdegnava di suonare il campanello nonché attendendola all’esterno dal luogo di lavoro della donna.
Condotte persecutorie quelle dell’ex compagno che hanno cagionato alla donna un perdurante e grave stato d’ansia e di paura ingenerando nella stessa timore per la propria incolumità tanto da vederla costretta a mutare le proprie abitudini di vita, limitando anche le uscite. Condotte persecutorie commesse con l’aggravante di averle portate a termine ai danni di persona già legata da relazione affettiva. Episodi delittuosi raccolti in una dettagliata denuncia che riscontrati dai carabinieri della Stazione di Sant’Ilario d’Enza hanno portato all’odierno provvedimento restrittivo richiesto ed ottenuto dal Dott Marco Marano sostituto presso la Procura. I Carabinieri della Stazione di Sant’Ilario d’Enza, ricevuta l’ordinanza applicativa della misura cautelare, vi davano esecuzione sottoponendolo al provvedimento cautelare l’uomo-