Grazie ad un blitz congiuntamente condotto dai carabinieri del nucleo carabinieri ispettorato del lavoro di Reggio Emilia congiuntamente ai colleghi di Rubiera, a Reggio Emilia, è stato individuato un esercizio pubblico che impiegava in nero il 50% della forza lavoro. Nei guai è finito un barista reggiano, titolare nel capoluogo dell’attività oggetto dell’attività ispettiva.
L’attività dei carabinieri del nucleo ispettorato lavoro di Reggio Emilia, supportati dai colleghi della stazione di Rubiera, risale a ieri mattina quando gli operanti, sulla scorta di una mirata attività informativa tesa a contrastare le fattispecie illecite correlate al lavoro nero e all’impiego di manodopera clandestina (in aderenza anche alle indicazioni fornite dal Prefetto di Reggio Emilia Dr.ssa Iolanda Rolli) effettuavano un controllo presso un bar della città. All’atto dell’ispezione i Carabinieri riscontravano l’impiego di 4 dipendenti intenti a lavorare di cui 2 sono risultati essere impiegati in nero. Ai sensi delle attuali norme di legge, l’attività aziendale veniva immediatamente sospesa dagli operanti che procedevano anche nei confronti del barista, comminandogli una maxi multa per oltre 5.000 euro. Ora la ripresa delle attività dipenderà dallo stesso titolare del bar che dovrà regolarizzare i dipendenti impiegati in nero, versare i contributi evasi e pagare la maxi multa.