Si sono tenuti oggi i tavoli sindacali sulla questione relativa ad uno dei depositi Logista di Bologna, ai quali Logista ha responsabilmente partecipato sia con riferimento ai propri 15 lavoratori diretti che ai 67 addetti di Logistic Time, la società appaltatrice che gestisce il deposito.
“Durante gli incontri – fa sapere una nota – Logista ha presentato, come richiesto il piano di riorganizzazione, evidenziando il percorso che l’azienda, presente in Italia da oltre 20 anni, ha compiuto. Le parti hanno fissato le date dei nuovi incontri per proseguire nell’esame del piano di riorganizzazione e delle misure per la gestione del personale interessato.
Nel 2004, infatti, Logista ha acquistato l’ex azienda distributiva dei Monopoli di Stato, dotata di una rete distributiva molto articolata e basata su tariffe e criteri distributivi stabilite per legge. A seguito dell’acquisizione, Logista ha operato in un mercato privatizzato, dovendo anche tener conto del trend del mercato degli ultimi anni, che si è mantenuto negativo, e delle normative europee, che si fanno sempre più stringenti non solo con riferimento al prodotto ma anche in termini distributivi, richiedendo ulteriori interventi ed investimenti.
In tale ottica, nell’arco di 15 anni l’azienda ha avviato un graduale piano di investimenti e di riorganizzazione del proprio network, in accordo con le associazioni di categoria dei distributori e del personale, che ha portato fino ad oggi ad una progressiva ottimizzazione e modernizzazione della propria rete, che conta circa un Deposito per provincia.
In tal modo Logista ha potuto condurre forti investimenti in tecnologia, infrastrutture e sostenibilità, creando occupazione per circa 3.000 persone, potenziando i territori in cui opera e, certamente, non delocalizzando le attività in altri Paesi ma rimanendo in Italia”.
“La questione del deposito di Bologna – prosegue la nota di Logista Italia – si colloca in tale processo. Come sottolineato ai tavoli di dialogo con le parti sindacali e le istituzioni, Logista tiene a chiarire che si fa riferimento a 1 degli 8 depositi presenti nella Regione, di cui 3 nella sola provincia di Bologna, confermando quindi la sua forte presenza sul territorio ed escludendo qualsiasi presunto piano per lo spostamento di attività presso altri Paesi.
Inoltre, ribadisce che nessun messaggio whatsapp è stato inviato da Logista, tanto meno per annunciare dei licenziamenti. Logista ha disdetto un appalto per iscritto, avvisando per tempo e con un mese di anticipo tutti gli interlocutori interessati.
Come ribadito anche agli interlocutori sindacali e istituzionali, non c’è quindi alcun licenziamento in atto. Logista, fin da subito, ha incontrato personalmente i propri 15 dipendenti diretti per informarli dell’esigenza di riorganizzare l’attività e concordare con loro un percorso personalizzato di ricollocazione. L’azienda si è impegnata anche a supportare la società che fornisce il servizio di handling presso il deposito nella ricerca di soluzioni che riducano al minimo l’impatto sociale di questa riorganizzazione: un approccio responsabile che testimonia la volontà di gestire con serietà gli effetti occupazionali della riorganizzazione.
In quest’ottica, Logista ha partecipato ai tavoli sindacali attivandosi per l’integrazione salariale ai 67 dipendenti per i quali la società Logistic Time ha richiesto l’attivazione degli ammortizzatori sociali, assicurando il raggiungimento del 100% della retribuzione e comprendendo eccezionalmente nell’integrazione anche premessi e ferie non ancora maturati.
Inoltre, Logista ha attivato collaborazioni con società specializzate per ricercare soluzioni per la ricollocazione del personale, sia attraverso la collaborazione con i Vertici dell’Interporto che attraverso collaborazioni con società specializzate che forniscano piani di formazione e riqualificazione professionale per una più veloce ricollocazione.
Logista sta valutando altresì la possibilità di supportare con la messa a disposizione di incentivi all’esodo per chi preferisse aderire a questa soluzione”.
Logista conferma, infine, “il suo impegno a collaborare con le autorità del territorio e i sindacati per trovare soluzioni e strumenti adeguati alla salvaguardia dell’occupazione e del reddito dei lavoratori”.