L’attività e l’impegno della Polizia di Stato – mirate alla prevenzione e al contrasto alla commissione dei reati, di ogni forma di illegalità e di disturbo delle persone, nonché per vigilare sul rispetto delle misure di contenimento del contagio – continuano con l’intento di restituire ai cittadini aree urbane colpite da fenomeni di degrado ed aumentare il senso di sicurezza percepito a Reggio Emilia. I giorni scorsi, in occasione del weekend, sono stati caratterizzati dall’organizzazione di specifici servizi interforze svolti anche con la Polizia Locale.
Detti servizi, coordinati da un funzionario della Polizia di Stato, mirati a contrastare soprattutto fenomeni di assembramento e mancato rispetto della ultima normativa anti Covid di recente emanazione, sono stati incentrati soprattutto nelle zone del centro e, in particolare, nella zona del cosiddetta quadrilatero.
Nella serata di venerdì, il personale impiegato nell’ambito del servizio “movida” è intervenuto in via Secchi per un diverbio tra il titolare dell’esercizio pubblico “King Pizza e Kebab” (M.M.B:, classe ’69 di nazionalità pakistana) e due stranieri (uno dei quali in evidente stato di alterazione a seguito di assunzione di sostanze alcoliche) per un presunto mancato pagamento di un pasto. Dopo avere riportato la situazione in uno stato di equilibrio, si procedeva all’identificazione dei soggetti coinvolti. Da controlli in SDI, risultava che O.O., classe ‘00, di nazionalità tunisina, risultava irregolare sul territorio dello Stato e per questo accompagnato in Questura dove veniva deferito ai sensi dell’art. 10bis TUI e invitato presso l’Ufficio Immigrazione della Questura a regolarizzare la propria posizione sul territorio nazionale.
Nella tarda serata di sabato, sempre nell’ambito del servizio movida, il personale impiegato è intervenuto ancora una volta in via Secchi per un acceso diverbio in strada tra due uomini, di nazionalità straniera. Stabilita la calma tra i soggetti, uno di questi è stato accompagnato presso gli Uffici della locale Questura per precedere ad una sua identificazione. Prima di salire a bordo dell’autovettura, lo straniero ha svuotato le tasche consegnando un coltello cutter di acciaio della lunghezza di 7 cm, con una impugnatura creata da carta di alluminio. In Questura è stato identificato in A.H, classe ’98 di nazionalità egiziana, con precedenti di polizia in materia di stupefacenti e immigrazione clandestina.
Al termine degli accertamenti è stato così deferito all’Autorità giudiziaria per il reato di porto di armi od oggetti atti ad offendere e invitato presso il locale Ufficio Immigrazione a regolarizzare la propria posizione sul territorio dello Stato.