Nell’ultimo anno è stata sottoposta a vessazioni fisiche e psicologiche da parte del marito che ha compiuto tali condotte anche davanti ai suoi familiari e che non sono terminate nemmeno quando la moglie ha deciso di lasciare la casa per tornare dai genitori.
Maltrattamenti fisici e psicologici quelli computi dall’uomo nei confronti della moglie a seguito dei quali, al termine delle indagini, i carabinieri in forza alla stazione di Castellarano, a cui la donna si è rivolta, hanno denunciato alla Procura reggiana un 27enne residente a Reggio Emilia accusato del reato di maltrattamenti in famiglia.
Il sostituto titolare dell’inchiesta – Dr. Giacomo Forte – condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri della stazione di Castellarano ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura coercitiva dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla vittima, una 27enne reggiana, prescrivendogli di non avvicinarsi a più’ alla stessa e ai luoghi dalla medesima frequentati prescrivendogli il divieto di comunicare con la donna attraverso qualsiasi mezzo.
Provvedimento di natura cautelare che l’altro pomeriggio è stato eseguito a Reggio Emilia, dove sono avvenuti i maltrattamenti, dai carabinieri della stazione di Castellarano che hanno condotto le indagini.
Dalle risultanze investigative è emerso come la donna dall’agosto del 2020 è stata sottoposta a costanti vessazioni fisiche e morali da parte del marito che per futili motivi non perdeva occasione per minacciarla di morte, offenderla e usarle violenza schiaffeggiandola, sbattendole la testa contro il muro, tenendole la testa schiacciata contro il divano, tentando di soffocarla, lanciandole contro i piatti, afferrandola per i cappelli facendola inginocchiare, prendendola peri il collo, chiudendola a chiave dentro casa.
Gravi episodi quelli denunciati dalla donna che riscontati dai militari in forza alla stazione di Castellarano hanno visto la Procura reggiana richiedere ed ottenere dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia il citato provvedimento di natura cautelare che è stato eseguito dai Carabinieri che hanno posto fine alle violenze dell’uomo.