Ammontano a 287mila euro i fondi destinati dal governo al progetto “Bevi, guidi, perdi” ideato dal Comune di Reggio per realizzare una serie di interventi di prevenzione degli incidenti stradali, in particolare dovuti al consumo di alcol, farmaci e droghe. Grazie a questa importante cifra, a breve l’Amministrazione potrà realizzare, in collaborazione con diverse realtà del territorio, tra cui le scuola guida, un pacchetto di azioni volto a sensibilizzare gli automobilisti, i neopatentati in particolare, sui rischi della guida in uno stato alterato dall’uso di alcol o sostanza stupefacenti.
“L’aver ottenuto una cifra così importante da dedicare alle politiche contro gli incidenti stradali, correlati all’abuso di alcol e di altre sostanze, è una splendida notizia e ci consentirà di proseguire in azioni rivolte ai più giovani, in particolare ai neopatentati, che sono oggi più che mai necessarie per provare a sconfiggere una volta per tutte una vera e propria piaga di queste terre, come dicono purtroppo le statistiche – affermano il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e l’assessore alla Legalità Nicola Tria – Ci sono una molteplicità di attività – in presenza, nelle scuole, in rete – che possono permetterci di raggiungere innanzi tutto chi è diventato da poco maggiorenne o sta per diventarlo, e coloro i quali si apprestano a mettersi al volante per la prima volta. Serve fare squadra, coinvolgere il maggior numero di soggetti possibili, in generale sensibilizzare al massimo ogni cittadino possibile. Occorre informare in particolare i ragazzi, sin da quando sono adolescenti, dei rischi che si corrono se non si tiene un comportamento adeguato alla guida, renderli protagonisti in prima persona in quella che è una vera e propria battaglia per la tutela della vita propria e degli altri. Non c’è dubbio che questa sia una delle priorità di questa Amministrazione, che partecipando a questo bando nazionale ha voluto dare continuità a una serie di politiche concrete che da anni stiamo mettendo in campo”.
LE AZIONI – Poiché i giovani e i conducenti neopatentati risultano essere i più coinvolti in incidenti stradali alcol correlati (pur avendo notevoli restrizioni per i primi tre anni di guida), il progetto fornirà seminari di formazione e sensibilizzazione e percorsi esperienziali che simuleranno la guida in stato di ebrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Sono previsti infatti corsi di guida sicura, da tenersi in un apposito “safety park” allestito in piazza, dove verranno simulate situazioni di emergenza e indicato il comportamento corretto da tenere, ad esempio in caso di guida sul bagnato, frenata di emergenza, frenata di emergenza con evitamento ostacoli, sottosterzo, sovrasterzo. Gli interventi saranno realizzati in collaborazione con le autoscuole della città.
Le azioni in campo si rivolgeranno anche ai ragazzi della fascia di età 16 – 18 anni degli istituti scolastici della città, che verranno coinvolti in un percorso formativo in tema di alcol e di droghe, in modo particolare rispetto alla loro assunzione alla guida di motocicli e autovetture. L’iniziativa sarà realizzata da un team composto da personale della Polizia locale, del Sert e da educatori. L’obiettivo primario è fornire agli studenti un’informazione corretta e autorevole sulla pericolosità dell’alcol e delle sostanze stupefacenti e sulle conseguenze al loro utilizzo alla guida. Allo stesso tempo il progetto vuole diffondere la cultura della legalità, trasmettendo un’immagine dell’appartenente alle forze dell’ordine e delle istituzioni quali punti di riferimento.
Proseguirà anche l’esperienza “Un taxi per amico”, un’azione sperimentale svolta in collaborazione con la Cooperativa taxisti di Reggio Emilia finalizzata a calmiere il prezzo delle corse dei taxi dalle 22 alle 2 del mattino durante i weekend. L’azione costituisce una sorta di un piano “B”: chi, durante il fine settimana, si accorge di aver bevuto troppo o di non disporre di un guidatore “sobrio” nel gruppo di amici, può evitare di mettersi alla guida rivolgendosi a un taxi a una tariffa scontata.
Il progetto si occuperà anche della fascia adulta e anziana della popolazione. Il progetto “Bevi, guida, perdi” verrà infatti realizzato anche in luoghi di aggregazione della città come i centri sociali comunali, proponendo due azioni: creazione di “corner” con distribuzione di materiale informativo e di etilometri monouso e corsi di formazione a favore dei volontari e baristi che gestiscono le strutture.
Nel piano di azione non mancherà un’intensificazione dei controlli e dei test su strada con una più capillare somministrazione di alcol test e di Mdt (Mobile drug test) da parte della Polizia locale.
ALCUNI DATI – L’analisi delle cause che determinano gli incidenti stradali mostra che, a livello europeo, un incidente su quattro (25%) è attribuibile all’alcol, e che negli incidenti causati da guida in stato di ubriachezza la stragrande maggioranza delle persone coinvolte (96%) è rappresentata da individui di sesso maschile, di cui il 33% giovani o giovani adulti di età compresa tra i 15 e i 34 anni.
Le stime prodotte dalla Commissione europea rilevano che ogni anno almeno 10.000 persone nell’Unione muoiono in incidenti stradali provocati dall’alcol. Sono morti assolutamente evitabili con un comportamento corretto: astenersi dal bere prima di porsi alla guida.
Nel 2019 la provincia di Reggio Emilia ha registrato 1.731 incidenti che hanno causato 30 morti 2.410 feriti con valori pressoché stabili rispetto al 2018, con una leggera diminuzione degli esiti fatali. La classe di età 40-64 anni è quella più colpita, con il 37% delle vittime; le persone con 65 anni e più rappresentano la seconda fascia di età più colpita con 126 decessi (36%). Segue poi la classe di età 18-39 con il 23% delle vittime. Gli under 18, fortunatamente, rappresentano poco meno del 4% dei soggetti deceduti.