Le future palazzine in via del Mercato

Tra via Grandi e via del Mercato al posto di fabbricati industriali non più utilizzati sorgeranno due palazzine di cinque piani per complessivi 24 alloggi con pertinenze e con una corte centrale interamente dedicata ad area verde. Nella zona sarà realizzato un marciapiede, un percorso pedonale, un accesso pedonale condominiale, una rinnovata area per la raccolta dei rifiuti, aiuole verdi, nuova illuminazione e 12 parcheggi pubblici, di cui uno per disabili.

Il Consiglio comunale, nella seduta di lunedì 26 luglio, ha approvato all’unanimità il permesso di costruire convenzionato in favore della società Immobiliare Alca srl per la rigenerazione urbana mediante demolizione di fabbricati industriali e costruzione di edifici residenziali e la riqualificazione del contesto urbanizzato. L’intervento, previsto da un accordo di pianificazione del 2009, non era ancora stato attuato e rientra tra quelli attuabili in fase transitoria verso il nuovo Piano urbanistico generale (Pug), per i quali l’Amministrazione comunale ha accolto la manifestazione di interesse.

“L’intervento – ha affermato l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli presentando la delibera – ha come obiettivo la riqualificazione, rigenerazione e valorizzazione di un’area in stato di abbandono, realizzando volumi conformi alla disciplina sul risparmio energetico, sull’abbattimento delle barriere architettoniche e alla normativa in materia antisismica. Tra i due edifici residenziali – ha aggiunto – è prevista, in particolare, la realizzazione di una corte verde, con la piantumazione di alberature, volta a garantire un apporto maggiore alla ventilazione naturale e a ombreggiare gli edifici nei periodi di maggior soleggiamento. Gli edifici saranno in classe energetica A4, dotati di pannelli solari e di colonnine elettriche per la ricarica. Una volta realizzate le opere di urbanizzazione previste, le corrispondenti aree saranno poi cedute a titolo gratuito al Comune di Modena”.

Il progetto si inserisce in un contesto urbanistico oggetto di una profonda opera di rigenerazione di spazi pubblici e privati nell’ambito del Piano Periferie, che vede tra l’altro la riqualificazione dell’intero viale del Mercato, che sarà a vocazione prevalentemente pedonale a scorrimento lento (30 chilometri orari). Il recupero del comparto proseguirà, inoltre, con ulteriori azioni grazie a contributi che arriveranno dal Pinqua, il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’Abitare, dopo la recente ammissione a finanziamento del progetto ‘Modena. Abitare dopo la pandemia: la città nel quartiere’.

Alberto Bignardi del Pd ha parlato di intervento “importante” in grado di “riattivare l’imprenditoria in zona e di stimolare altri interventi e di recuperare un’area da tempo in disuso in una zona ad alta densità. Palazzine a risparmio energetico come quella che verrà realizzata non ce ne sono in quest’area: si tratta di un progetto nato prima del Covid ma che ben si adatta all’attuale situazione con balconi e terrazzi, oltre all’area verde tra gli edifici”.

Vincenzo Walter Stella di Sinistra per Modena ha evidenziato le analogie dell’intervento di rigenerazione di Albareto con questo di via del Mercato, sottolineando il “significato simbolico ancora più importante” di quest’ultimo “che si integra con l’azione di riqualificazione dell’area nord. Non era scontato – ha aggiunto – che un privato investisse con questa qualità dando ulteriore impulso alla rivalorizzazione della zona; interventi di questo genere agevolano anche la riqualificazione sociale”.

Anche Giovanni Bertoldi di Lega Modena ha parlato di “intervento ben fatto e di qualità. Serve a proseguire opera di riqualificazione nell’area – ha proseguito – e può essere stimolo per altri privati a investire. Questo farà la differenza per la vera riqualificazione della zona”.

Si è detto favorevole all’intervento anche Andrea Giordani del M5s: “Va a riqualificare una zona che soffre di diversi problemi e consente di restituire una porzione di terreno sigillato dal cemento e occupato da abusivi. Si tratta di una buona opera di riqualificazione”, ha concluso.