Dieci ore di sciopero effettuate in due giornate, il 25 giugno e il 18 luglio, con due presidi esterni al punto vendita nell’area di servizio Secchia Est (tra svincolo autostradale Modena Nord e l’allacciamento Autostrada del Brennero, A22). Queste le azioni di lotta messe in campo dai lavoratori dell’azienda Maglione Srl del Gruppo Sarni impiegati nell’area di servizio Secchia Est, per riconquistare il contratto e i loro diritti.
“I lavoratori uniti hanno vinto la loro battaglia e dopo l’ultimo presidio che ha bloccato il ristorante, il market e le casse del punto vendita per 6 ore (dalle 12.30 alle 23.30) domenica 18 luglio – dichiarano in una nota Filcams/Cgil e UilTucs Modena – il responsabile commerciale Alessandro Sarni ha contattato le sigle sindacali Filcams-Cgil e Uiltucs-Uil di Modena per trovare un accordo sulla fruizione delle ferie estive.
L’ipotesi d’accordo, votato all’unanimità dai lavoratori, nell’assemblea sindacale del 23 luglio, ha segnato la vittoria per l’ottenimento del diritto alle ferie anche nel periodo estivo di due settimane consecutive, con l’intesa per gli anni futuri di avviare un vero confronto preventivo per la stesura dei piani ferie”.
“Già dal mese di settembre, come siglato nell’accordo, pianificheremo una serie di incontri con l’azienda per avviare una dialogo anche sugli altri punti della vertenza – affermano le sindacaliste Giulia Casamassima della segreteria della Filcams Cgil Modena ed Eleonora Tatulli della Uiltucs Uil di Modena e Reggio Emilia – al fine di riconquistare tutti i punti dell’integrativo aziendale Gustofast”.
“La vertenza quindi – aggiungono i sindacati – si è conclusa con una prima grande vittoria che ha visto i lavoratori in sciopero di Secchia Est e quelli del punto vendita di Metauro (Pesaro) combattere per gli stessi obiettivi; in questo momento, raggiunti per entrambi, attraverso la sottoscrizione di verbali di accordo territoriali”.
Grande soddisfazione espressa anche dalla Rsa di Maglione Secchia, Emanuela Ambrosi e Donatello Lomolino che ha visto per la prima volta quasi la totalità dei loro colleghi combattere insieme per un obiettivo comune. “La lotta – dichiarano – paga e siamo stati felici di aver portato a casa questo risultato per i nostri colleghi”.