“Il commercio, sia in sede fissa che ambulante, ha sofferto più di altri in questi 18 mesi di pandemia, ma era già in crisi a causa della concorrenza aggressiva e, a ben vedere, non troppo leale da parte dei cosiddetti giganti del web. Cosa fare in concreto? Tassare in maniera equa questi soggetti, regolamentare sconti e saldi (che partono troppo presto e che impediscono di fare strategie commerciali) e formarsi. I negozianti devono formarsi e trovare le strade, anche attraverso la promozione sui canali digitali oltre che con servizi personalizzati, per fidelizzare i clienti e rimanere sul mercato. Senza dimenticare che la desertificazione commerciale dei centri storici e più in generale delle nostre città e paesi comporta problemi enormi di ordine sociale e per la sicurezza”.
E’ un programma ambizioso, ma anche molto concreto, quello esposto in poche parole da Manuela Zamboni, neo presidente della categoria commercio (che raggruppa sia i negozi in sede fissa che il commercio ambulante) di Licom che raggruppa imprenditori dei settori commercio, servizi e professionisti aderenti a Lapam. La commerciante è stata eletta a margine di una interessante iniziativa formativa, lo ‘Strategic Day del Commercio: idee e strategie per ripartire’ che Licom ha promosso proprio per fornire strumenti alle imprese del settore. “E’ stata un’iniziativa totalmente diversa dal solito – sottolinea Zamboni -, un brainstorming tra imprenditori del settore e Tommaso Nuti di Tomura che come consulente ha cercato di fornire spunti di riflessione e accendere la lampadina su temi importanti per gli imprenditori del settore”.
Gli imprenditori si sono aperti presentando la propria realtà aziendale con i propri punti di forza e debolezza oltre che aspetti su cui vorrebbero migliorare e investire: chi ha un negozio di animali e vuole investire maggiormente nella comunicazione digitale; chi vende fiori e grazie a un e-commerce creato poco prima della pandemia è riuscito a reggere durante il periodo di crisi creando una strategia di omnicanalità tra fisico e digitale; chi vende abbigliamento e investendo sui social si è creato un creato un pubblico; ma anche chi vende arredamento e ha sempre lavorato bene solo con il passaparola.
I temi emersi sono quelli della pianificazione aziendale partendo da un’analisi dei propri costi, dei margini e così via (servizio che Lapam offre tra l’altro) per potersi dare degli obiettivi concreti e raggiungibili sia di breve periodo che di lungo. Obiettivi che per essere raggiunti possono prevedere azioni di marketing digitale, altro tema affrontato come l’utilizzo dei social piuttosto che di un e-commerce con a supporto di questi un CRM ben organizzato, per riuscire a conoscere il proprio target e fare azioni mirate su questo formato molto interessante che in futuro si potrebbe riprendere allargandolo a diversi temi piuttosto che categorie.
Manuela Zamboni conclude: “Come categoria commercio Licom abbiamo intenzione di proseguire su questa strada, quella di offrire strumenti ai negozianti perché possano rimanere sul mercato. Il momento è molto difficile, ma c’è la possibilità di reagire. Per farlo è sempre più necessario fare squadra e avere bene in mente quali sono gli obiettivi da perseguire per l’intera categoria”.