Il Porta a Porta funziona. Sono i dati dell’Osservatorio Rifiuti Sovraregionale (Orso) a dirlo, confortando dunque l’amministrazione comunale che da alcuni anni – e in modo graduale – ha deciso di introdurre questo metodo di raccolta rifiuti proprio con l’obiettivo di migliorare sensibilmente i dati della differenziata.
“Siamo passati dal 64,8% del 2019 all’87,3% di Maggio 2021 – ha spiegato il sindaco Matteo Nasciuti – un balzo considerevole contestuale all’introduzione del Porta a Porta per la raccolta di rifiuti indifferenziati e organici in tutto il territorio comunale”.
Il nuovo metodo infatti, affidato nella gestione a Iren, ha avuto quattro step differenti di introduzione. Dall’ottobre 2018 è partita la frazione di Bosco, nel gennaio 2020 le frazioni di Arceto, Cacciola e Fellegara, a fine 2020 prima il forese scandianese e poi il centro storico.
“Una scelta, quella di introdurre il porta a porta in modo graduale – ha spiegato l’assessore alla città sostenibile Claudio Pedroni (foto) – che ha pagato ed ha permesso di avere modo di tarare meglio il servizio alle esigenze degli operatori e, soprattutto, dei cittadini”.
Il dato più significativo, che conferma quanto abbiamo detto, è senza dubbio il crollo del conferimento del rifiuto indifferenziato, passato dai quasi 7 milioni di kg nel 2019 ai poco più di 2 milioni sulla proiezione del 2021.
A questo fa da contraltare la crescita del rifiuto differenziato organico, trattato appunto attraverso il porta a porta, che passa dai circa 965mila kg del 2019 agli oltre 2milioni di kg della proiezione 2021.
Cresciuti, in virtù di una strategia virtuosa che mira anche a responsabilizzare i cittadini rispetto alla necessità di differenziare, anche le frazioni che continuano ad essere conferite attraverso i cassonetti, ossia carta, plastica e vetro.
Gli scandianesi stanno infatti differenziando circa 70mila kg di carta in più, oltre 400mila kg di plastica in più e quasi 400mila kg di vetro o barattolame in più.