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Nell’ultima settimana si è osservato un lieve incremento del numero di nuovi casi e della percentuale di positività e un calo del numero delle persone esaminate. Ancora in diminuzione il numero di ricoveri giornalieri, mentre aumenta la percentuale di cittadini non suscettibili al virus. Sono 16 i pazienti Covid positivi ricoverati, a lunedì 5 luglio, negli ospedali modenesi.

 

ANDAMENTO GENERALE

Casi

Il totale di positivi segnalati a livello regionale, 5 luglio, per la provincia di Modena è di 65832 (erano 65.743 lo scorso 28 giugno).

Al 5 luglio, in provincia di Modena sono accertati 308 (erano 333 il 28 giugno, -7,5%) casi di persone con in corso l’infezione da Covid-19. Di questi, 292 sono in isolamento domiciliare o presso altre strutture, 16 ricoverati.

 

Ricoveri totali

A ieri, 5 luglio, erano 16 (erano 24 il 28 giugno, -33,3%) i pazienti assistiti in regime di ricovero negli ospedali della provincia, tutti presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria.

 

Persone in isolamento domiciliare

In questo periodo si osserva una certa costanza, sia nel numero di nuovi isolamenti sia nel numero complessivo di persone in quarantena. Al 5 luglio sono in isolamento 578 (erano 662 il 28 giugno) persone. In particolare:

–       292 (erano 309) persone covid positive. Dei positivi in isolamento domiciliare nessuno è accolto presso l’Hotel Tiby

–       286 (erano 353) contatti stretti di casi accertati in isolamento.

 

Dal 21 dicembre all’Hotel Concordia di S. Possidonio non ci sono più ospiti Covid+, mentre all’hotel Tiby è stato ridotto a due piani lo spazio riservato alle persone in isolamento, per consentire una progressiva normalizzazione dell’attività della struttura.

Sul fronte delle USCA, nell’ultimo periodo di rilevazione (21 – 27 giugno 2021) le 9 Unità speciali di continuità assistenziale (di cui una pediatrica) attive in provincia hanno assistito 41 pazienti per un totale di 126 medici coinvolti.

 

Stima della popolazione non suscettibile di infezione

Sono considerate “non suscettibili” tutte le persone che hanno già avuto l’infezione (documentata da un tampone molecolare o da un esame sierologico), consapevoli che anche la scienza non ha ancora espresso chiaramente per quanto tempo rimane protetta una persona che ha già avuto Covid (nell’arco dell’intera pandemia) e quelle che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino. Anche in questo caso nella consapevolezza che una sola dose offra una protezione solo parziale, e che comunque, anche dopo il completamento del ciclo vaccinale, occorre un lasso di tempo tra l’inoculazione e l’inizio di questa protezione.

Si tratta dunque di una stima di popolazione non suscettibile, utile a misurare l’avanzamento della campagna vaccinale integrandolo con i dati a disposizione sulla popolazione della provincia che è già stata colpita da Covid. Allo stesso tempo tale stima è una valida conferma della necessità che si rispettino ancora puntualmente tutte le misure di prevenzione e protezione.

Al 30 giugno il 41,3% della popolazione risulta ancora suscettibile. I non suscettibili (58,7%) sono costituiti principalmente da persone che hanno avuto unicamente almeno una dose di vaccino (49,2%) e da persone che hanno avuto solo una diagnosi di infezione tramite tampone PCR (5,2%). La quota di suscettibili aumenta al 63,2% se si considerano protette da vaccino solo le persone che hanno ricevuto entrambi le dosi di vaccino, che come noto fornisce una maggior protezione dall’infezione.

Considerando le fasce di età si rileva una forte disomogeneità, legata alla diversa copertura vaccinale. La percentuale di suscettibili decresce infatti notevolmente all’aumentare della fascia di età.

Questi dati confermano comunque la necessità di continuare a mantenere le misure di prevenzione come utilizzo di mascherine, igiene delle mani e distanziamento sociale e di proseguire nelle attività di sorveglianza.