Continuare nelle azioni di sostegno post-Covid per i pubblici esercizi, a partire da quelli del centro storico, come, per esempio, la possibilità per bar e ristoranti di ampliare i dehors senza costi ulteriori per l’occupazione del suolo pubblico. È l’invito, rivolto all’Amministrazione, contenuto nell’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale di Modena nella seduta di giovedì 24 giugno.
La mozione, che suggerisce anche di incentivare modalità alternative all’auto per chi deve recarsi in centro, agevolando così la sosta per i residenti, è stata sottoscritta da Pd (primo firmatario Antonio Carpentieri), Verdi e Modena civica ed è stata approvata anche col voto di Sinistra per Modena. Astenuti i gruppi di opposizione (Lega Modena, Movimento 5 stelle, Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia e Forza Italia).
Nella stessa seduta è stato respinto, invece, l’ordine del giorno proposto dai gruppi di opposizione (prima firmataria Elisa Rossini per Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia) che, nell’ambito delle deroghe all’utilizzo del suolo pubblico da parte degli esercenti, suggeriva di individuare in alcune strade a ridosso del centro, come corso Vittorio Emanuele e i viali Caduti in Guerra, Rimembranze e Vittorio Veneto, spazi da riservare ai residenti per parcheggiare i veicoli. Il documento ha ottenuto il voto a favore dei proponenti, mentre i gruppi di maggioranza hanno espresso voto contrario.
Sottolineando che gli esercizi pubblici rientrano tra le categorie maggiormente colpite dalla crisi, la mozione della maggioranza ricorda il sostegno promosso dall’Amministrazione, tra cui le agevolazioni su tariffe e tributi e gli ampliamenti degli spazi all’aperto per bar e ristoranti, come l’iniziativa ‘Tavolini sotto le stelle’, che hanno l’obiettivo “di facilitare la frequentazione dei clienti”. Le azioni hanno contribuito, inoltre, a ridisegnare la fruizione dello spazio pubblico e la disponibilità di stalli in zona Ztl, complessivamente 2mila: “L’Amministrazione comunale ha autorizzato – spiega il documento – ampliamenti dehors a pubblici esercizi in epoca Covid (2020 e 2021) per un totale di 9.500 metri quadrati, di cui 6.500 nel 2020 e 3.000 finora quest’anno. I parcheggi ‘persi’ nel 2020 sono stati 32 in centro storico e 58 fuori dal centro; e nel 2021 sono stati 13 in centro e 20 fuori”. La maggior parte degli avventori dei locali non ha comunque accesso alla zona a traffico limitato, mentre “nel contesto degli aumenti dei pass concessi sono oltre mille i residenti con Ztl Verde, il cosiddetto miniticket, che hanno sottoscritto un abbonamento al Novi Park a prezzi calmierati”.
Alla luce di queste premesse, l’ordine del giorno, sollecitando un rinnovato impegno a favore degli esercizi pubblici, chiede anche di verificare l’impatto degli ampliamenti dei locali sulla sosta in area Ztl “per poter attivare facilitazioni per residenti di specifiche zone del centro storico particolarmente penalizzate o con esigenze legate a fragilità sanitarie”, monitorando inoltre i flussi di pass Ztl rilasciati dal Comune in maniera da armonizzare le esigenze di residenti e pubblici esercizi. In parallelo, misure come il potenziamento del trasporto pubblico locale e della mobilità dolce, ma pure l’istituzione di nuovi depositi per biciclette e monopattini, potranno contribuire a “favorire l’uso di mezzi alternativi per l’accesso al centro da parte dei vari fruitori”, riducendo la quantità di posti auto occupati che potranno perciò essere a disposizione dei residenti.
Aprendo il dibattito per Lega Modena, per Giovanni Bertoldi occorre armonizzare “le esigenze di chi vive in centro storico, di chi vuole fruirlo e delle attività economiche”, ricordando anche che di recente sono stati eliminati “centinaia di posteggi all’ex Amcm”. Abitare in centro non deve rappresentare “una ‘punizione’ – ha affermato – e sarebbe importante individuare nuovi spazi temporanei per il parcheggio, almeno temporanei”.
Elisa Rossini (Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia) ha segnalato che “mentre il nostro ordine del giorno presenta una soluzione reale al problema dei parcheggi in centro storico, un’area ormai assembrata dalle persone, il documento della maggioranza è generico”. Appare quindi evidente, ha osservato, che “l’Amministrazione non ha intenzione di risolvere le criticità del centro, col rischio concreto “che si svuoti dei residenti”.
“Il problema di chi vuole continuare a vivere in centro storico, parcheggiando qui la sua auto, esiste di certo”, ha sottolineato Andrea Giordani (Movimento 5 stelle). Alla luce dei cambiamenti che stanno interessando il centro “per renderlo più interessante e vivibile”, il consigliere ha richiamato “le variazioni demografiche che riguardano anche quest’area della città, la cui metà dei residenti costituisce una famiglia formata da una sola persona dotata di un veicolo”.
“Dobbiamo incentivare la possibilità di raggiungere il centro con mezzi all’alternativi alla propria auto, soprattutto nella fascia serale”, ha affermato Paola Aime (Verdi). Precisando che il centro “è un’area pregiata e qualificata di Modena”, la consigliera ha suggerito, per esempio, di rivedere la convenzione con i taxi bus, “per favorirne l’utilizzo da parte dei cittadini a costi calmierati”.
Anche Vincenzo Walter Stella ha messo l’accento sulla possibilità di raggiungere il centro “con mezzi sostenibili”, usufruendo per esempio di parcheggi scambiatori serviti da navette e di nuove convenzioni con i posteggi esistenti. Il consigliere ha poi sottolineato “l’importanza di sostenere i commercianti” chiedendo dunque “un piccolo sacrificio a chi vuole raggiungere a tutti i costi la zona con l’auto”.
“Mobilità dolce, sviluppo del trasporto pubblico locale e spostamento dei parcheggi dei residenti in un’area più esterna rispetto al centro” sono alcune delle possibilità indicate da Diego Lenzini (Pd), che ha ricordato come “il tema sia trattato anche dal Pums”. Il duplice obiettivo, ha spiegato, “è quello di trovare una soluzione per i residenti e di continuare a sostenere i pubblici esercizi. La mozione dà questo indirizzo politico alla giunta, che dovrà individuare le strategie”.