Benzina alle stelle, gestori in ginocchio: è il paradosso che stanno vivendo in queste settimane centinaia di stazioni di servizio nel modenese, così come nel resto d’Italia. A causa dei prezzi imposti dalle compagnie petrolifere le vendite si sono ridotte.
Franco Giberti Presidente Provinciale Faib Confesercenti Modena (Federazione Autonoma Italiana Benzinai), illustra le difficoltà quotidiane a cui devono far fronte i titolari delle pompe di carburante: “Gli accordi sottoscritti con le compagnie petrolifere definiscono in modo preciso i “margini lordi” a cui hanno diritto i gestori”: parliamo di una media di 2,5 centesimi di euro al litro con modalità self e da 4 a 6 centesimi di euro al litro con modalità servito. A questi margini devono essere tolte le spese e le tasse. Non c’è alcuna autonomia gestionale: è la compagnia che impone i prezzi alla pompa. Dall’altra parte sono aumentati i costi d’impresa, aggravati dalla crisi conseguente alla pandemia e dai furbetti del cashback che effettuano micro rifornimenti. Il peso della fiscalità sui carburanti è il più alto d’ Europa: se si vuole agire sul prezzo finale al consumatore bisogna intervenire sul governo per ridurre il peso delle tasse sulla benzina e gasolio”.