“Tre nuove assunzioni e una diversa modulazione dell’attività lavorativa durante la giornata in risposta alle esigenze di sicurezza della comunità. Sono questi gli elementi che il sindaco Sandro Palazzi ha portato al tavolo della Polizia Locale. Dunque, pur prendendo atto del fallito tentativo di conciliazione con il sindacato SULPL e rimanendo disponibile a cercare di ricucire lo strappo determinatosi, ribadisce i cardini delle proprie proposte”, così in una nota il Comune di Finale Emilia.
“Il primo cittadino in queste ultime settimane ha legittimamente richiesto che le attività giornaliere svolte dalla Polizia Locale fossero pesate sulla giornata al 50% nelle ore mattutine e 50% in quelle pomeridiane (anziché 60% e 40%), così da garantire un più efficace svolgimento dei servizi a fronte delle esigenze del territorio e per dare pari opportunità di carico di servizio a tutti gli agenti. L’istanza è stata avanzata nell’ottica di migliorare il controllo, la vigilanza e la regolarità nei cantieri, oltre che per aumentare la presenza visibile degli agenti, sia in centro storico che nelle frazioni, con una crescente percezione di sicurezza.
È proprio la sicurezza dei cittadini è una delle priorità di questa amministrazione, che ha voluto inserire nel piano occupazionale l’assunzione di 3 operatori di Polizia Locale, che a oggi consta di 9 unità. Di più. È stato necessario operare delle scelte ed è stato deciso di rinunciare ad assumere altre figure in altri settori per incrementare l’organico della Polizia Locale, oltre ad avere già in previsione l’assunzione di un istruttore direttivo di vigilanza nel fabbisogno 2021, così da portare l’organico a 10 con un incremento del 20% rispetto al 2016 (allora era di 8). Ciò nell’ottica che la sicurezza dei cittadini viene prima di ogni altra cosa”.
“Palazzi dunque richiama alla piena collaborazione e, nella consapevolezza del carico di lavoro accresciuto nel corso dell’emergenza sanitaria, invita il sindacato a tornare a dialogare tenendo come riferimento il bene ultimo della collettività”.