La Giunta di Castelfranco Emilia, grazie anche a risorse provenienti dal fondo nazionale per il sistema integrato di educazione ed istruzione erogate dalla Regione Emilia Romagna, ha deliberato due progettazioni denominate “azioni innovative” a favore dei bambini del territorio.
Due i macroprogetti: uno finalizzato alla realizzazione dei centri estivi per bambini per l’estate 2021 con partenza fissata, lo ricordiamo, a inizio luglio; il secondo destinato, invece, ad una serie di attività di socializzazione, sempre per i più piccini, quali ad esempio: la lettura nei parchi, la lettura serale sotto le stelle, corsi di yoga immersi nel verde, progetti per le famiglie denominati “domeniche in famiglia” e dal prossimo anno scolastico, dunque da settembre, anche l’uscita in città dei bambini più piccini, ovviamente accompagnati, per iniziative volte a conoscere e a riconoscere, anche attraverso il contatto diretto con i cittadini e i commercianti, non solo della filiera agroalimentare del territorio, la vita della città, attraverso delle vere e proprie passeggiate culturali. Entrambi gli asset hanno il medesimo obiettivo: puntare con concretezza e attraverso iniziative innovative, a progetti di socializzazione, comunità e senso di appartenenza e benessere.
“Prendere per mano i nostri piccini e accompagnarli, insieme alle loro famiglie, in percorsi che favoriscano sempre di più e, perché no, in maniera assolutamente innovativa, un percorso di sempre maggior socializzazione, è uno dei nostri obiettivi principali – ha dichiarato l’Assessore alla Scuola Rita Barbieri aggiungendo che – abbiamo quindi deciso di destinare queste risorse rese disponibili dalla Regione al maggior numero di iniziative che avessero queste caratteristiche e questo spirito. Un finanziamento importante e concreto che parte già da quest’estate con un ampio raggio d’azione attraverso i centri estivi, e che si estenderà anche al nuovo anno scolastico per affiancare all’attività didattica consueta, anche un maggior numero di iniziative extrascolastiche portando i bambini ad imparare anche fuori dalle aule, diversificando così ulteriormente l’attività formativa”.