La Grande ciclabile dell’Unione Reno Galliera è pronta consentendo così l’apertura della terza linea della Bicipolitana bolognese: la linea 6 che unisce Bologna a Galliera.
Insieme alle linee trasversali (T1, T2, T3 e T4) comporrà il primo sistema di ciclabili del territorio metropolitano di collegamento tra tutti i Comuni di un’Unione: quasi 60 km di piste (36,5 km nuovi e oltre 20 già esistenti) a servizio dei suoi 75.000 abitanti e di una buona parte della pianura bolognese e non solo. Un sistema che collega il territorio metropolitano di Bologna a Ferrara e che, attraverso una bretella, si raccorda anche alla Ciclovia del Sole, Eurovelo 7.
Dopo l’apertura della Ciclovia del Sole (che corrisponde alla linea 2 della Bicipolitana) e della Ciclovia del Santerno (linea 12), entrambe inaugurate recentemente, la Bicipolitana bolognese completa così la sua terza linea intera mentre continuano i cantieri per collegare l’hinterland al capoluogo attraverso le cosiddette ciclabili di transizione (nella mappa allegata in giallo le ciclabili già aperte o che apriranno entro il 2021).
Il progetto delle piste ciclabili dell’Unione Reno Galliera è stato uno dei più rilevanti fra quelli presentati dalla Città metropolitana di Bologna in risposta al Bando emanato nel 2016 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per la predisposizione del Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluoghi di provincia: ha infatti ottenuto il finanziamento maggiore (9.400.000 euro cui si sono poi aggiunti gli ulteriori fondi comunali per circa 800.000 euro e privati di Interporto Bologna SPA per circa 200.000 euro).
Un progetto di Unione reso possibile dallo spirito di collaborazione di tutte le amministrazioni coinvolte: dai singoli Comuni all’Unione, alla Città metropolitana, al Governo centrale.
Il territorio dell’Unione Reno Galliera poteva già contare su un’estesa rete di percorsi – sia in ambito urbano che extraurbano -, ma la nuova rete consente il collegamento completo fra i capoluoghi, i principali ambiti produttivi, le fermate del Trasporto pubblico e le stazioni del Servizio Ferroviario Metropolitano di Bologna dell’asse Bologna-Ferrara, e consente quindi un uso esteso della bicicletta: nel tempo libero come pure per lavoro e in generale per tutti gli spostamenti quotidiani.
L’inaugurazione di oggi si colloca al termine di un processo complesso ed è stato un momento di festa per tutta la comunità perché celebra la creazione di una infrastruttura strategica che migliorerà la vita di tutti coloro che abitano e vivono questo territorio – il quale, pianeggiante nella sua interezza, è naturalmente e storicamente vocato a essere percorso in bicicletta.
È per questo che le amministrazioni hanno preferito attendere un allentamento delle restrizioni anticovid, consentendo in tal modo l’organizzazione di un evento che, pur in sicurezza e con tutte le attenzioni del caso, potesse comunque svolgersi in presenza.
La cerimonia del taglio del nastro e l’inaugurazione ufficiale sono state ospitate all’interno di uno spazio simbolo, il Museo Ferruccio Lamborghini, a Funo di Argelato che, baricentrico rispetto agli otto comuni, si trova proprio lungo la direttrice principale del sistema ciclopedonale dell’Unione, la linea n. 6 della Bicipolitana bolognese. Evento alla presenza – tra gli altri – del consigliere metropolitano Monesi, dell’assessora regionale Priolo e del recente vincitore di tappa al Giro d’Italia, il 25enne bolognese Lorenzo Fortunato.