Gianfranco Corradi, frutticoltore di Cavezzo, è stato confermato alla guida di Confagricoltura Modena per il prossimo triennio. Lo ha sancito l’assemblea che si è tenuta stamattina che ha anche approvato il bilancio consuntivo 2020 e preventivo 2021 dell’organizzazione.
Assieme a Corradi sono stati eletti il presidente del collegio dei revisori dei conti, Luca Altomonte, e il presidente del collegio dei probiviri Walter Schiassi.
Faranno parte della nuova Giunta Esecutiva anche i delegati di zona eletti nei giorni scorsi Enrico Paradisi (Carpi), Carlo Famigli Bergamini (Castelfranco Emilia), Claudio Scaltriti (Vignola) Noè Mesini (Pavullo), Marco Barbieri (Sassuolo), Diana Bortoli (Mirandola), Giuseppe Bellini (Finale Emilia), Gian Pietro Cardinali (San Felice s/P) e Francesco Schiavi (Modena), che si sommeranno ai presidenti delle sezioni di prodotto e dei sindacati di categoria in fase di rinnovo entro il mese in corso.
“E’ stato un anno difficile sotto tutti i punti di vista – afferma Corradi – sia per gli imprenditori agricoli che per la nostra organizzazione. Le conseguenze economiche dovute alle gelate, alla cimice asiatica ed pandemia hanno messo in ginocchio il nostro settore, ma la nostra organizzazione ha saputo affrontare le difficoltà mettendo in campo nuovi servizi per gli associati.”
Per Confagricoltura Modena la priorità è continuare a fornire alla società cibo sicuro, di qualità e in quantità adeguate e la nuova PAC dovrà continuare a sostenere questo processo economico.
Le imprese sono di fronte a nuove sfide che vanno dalla innovazione, alla salvaguardia dei livelli di produzione e alla sostenibilità ambientale – sottolinea Confagricoltura – non servono, però, nuovi e complessi adempimenti burocratici, mentre invece è fondamentale un’efficace tutela dei redditi, perché gli imprenditori agricoli sono essenziali per la salvaguardia economica delle aree rurali.
Anche Giovanna Parmigiani, membro di Giunta di Confagricoltura Nazionale che ha portato all’assemblea il saluto del presidente Massimiliano Giansanti, ha sottolineato come la nuova Politica Agricola Comune debba fornire alle imprese più opportunità e meno vincoli in termini burocratici e normativi.
“Il prossimo triennio ci vedrà anche protagonisti nella riorganizzazione della nostra struttura – conclude Corradi – per renderla sempre più performante per rispondere alle nuove esigenze delle imprese agricole, sia in termini di digitalizzazione che di nuovi servizi offerti”.