“Senza parole. E’ questa la prima reazione che ho avuto nel leggere, stamani, cosa l’azienda vincitrice dell’appalto per la Bretella Sassuolo-Campogalliano pensi del progetto”, commenta Michele Barcaiuolo, Consigliere regionale di Fratelli d’Italia.
Ci si riferisce alle perplessità dell’azienda AutoCs, la società che ha vinto la gara per la progettazione e la realizzazione della Bretella, infrastruttura tornata al centro del dibattito dopo la visita del Presidente Draghi, il quale ne ha auspicato la realizzazione senza però sbottonarsi su date certe: “Sono anni che si parla di questa grande opera, sono anni che Bonaccini e i vari assessori si sbilanciano con annunci di ogni genere, sono anni che i lavori per la Bretella sono in procinto di partire – commenta Barcaiuolo – e poi l’ azienda solleva un problema di “non convenienza”? “
“I dubbi sollevati, secondo le indiscrezioni, da AutoCs – spiega la nota di Barcaiuolo – sarebbero soprattutto tre: il primo riguarderebbe i ridotti flussi di traffico sulla tratta, che renderebbero poco appetibile la costruzione di un’infrastruttura che si baserebbe principalmente sui pedaggi dei caselli autostradali previsti. Il secondo problema riguarderebbe il prestito dallo Stato, dal Cipe in particolare, di 214 milioni di euro (su 506 milioni totali) ad auto CS, che contemplerebbe interessi al 5% giudicati dal ricevente eccessivamente alti rispetto l’odierno costo del denaro. Ultimo problema, ma non per importanza, il cronoprogramma: i lavori, che dovrebbero durare 4 anni, non coinciderebbero con quelli presenti nel programma ufficiale, che prevederebbero l’inaugurazione del tratto nel 2024”.
“La Regione Emilia-Romagna, da sempre, assieme alla Provincia di Modena e allo Stato italiano grande sostenitrice del progetto, è al corrente di tutto questo? Intende convocare l’azienda per approfondire questo repentino cambio di programma? La Bretella va fatta o non va fatta? Si farà o rimarrà una chimera? Domande a cui devono seguire risposte”, chiosa il politico di Fratelli d’Italia.
Domani verrà depositata un‘interrogazione a riguardo, con l’Assessore alle Infrastrutture Corsini e il Presidente Bonaccini chiamati a sbrogliare questa intricata matassa pubblica.