Modena: “Potenziale il Superbonus del 110% agli enti del terzo settore”, lo chiede odg approvato dal Consiglio comunale
Edilizia (Copyright immagine: Regione Emilia-Romagna A.I.U.S.G. – Autore: Banzi Liviana)

Invitare il Governo a potenziare e prorogare il Superbonus del 110% agli enti del terzo settore. È la richiesta, rivolta al Comune di Modena, contenuta nell’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio comunale nella seduta di giovedì 27 maggio.

L’ordine del giorno, presentato da Piergiulio Giacobazzi (Forza Italia) e sottoscritto anche da Lega Modena e Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia, prosegue invitando l’amministrazione a mappare gli immobili comunali affidati alle Onlus e agli enti sportivi dilettantistici che richiedano interventi previsti dal Superbonus, “chiedendo agli enti stessi di realizzare i lavori ed emanando avvisi a co-progettare per gli edifici non utilizzati”.

Il documento chiede, infine, di sostenere e facilitare dal lato tecnico l’accesso ai documenti necessari, anche attraverso la sottoscrizione di convenzioni o accordi, per gli enti disponibili ad attivarsi per il recupero energetico di immobili di proprietà comunale o per il recupero di immobili pubblici non utilizzati presenti sul territorio modenese.

Nelle premesse, il documento ricorda che l’incentivo previsto dal decreto “Rilancio” prevede la detrazione del 110% sulle spese sostenute dall’1 luglio 2020 al 30 giugno 2022, affermando che le opportunità offerte dagli enti del terzo settore potrebbero ulteriormente ampliarsi se l’Italia inserisse il Superbonus in Next Generation Eu, “prorogandone così la portata a tutto il 2023 e coordinando la disciplina con quella introdotta dal Codice del terzo settore”. La richiesta di una proroga dei tempi e di facilitare l’accesso ai documenti, ha sottolineato il consigliere Giacobazzi nella presentazione, nasce anche dal fatto che “l’associazionismo e il terzo settore stanno tardando a utilizzare il beneficio non solo per la complessità della disciplina ma soprattutto perché la pandemia ha inibito l’aggregazione e la socialità colpendo il privato sociale in uno dei suoi tratti distintivi”.

Aprendo il dibattito per il Pd, Antonio Carpentieri ha affermato che l’ordine del giorno va a sostegno di “un mondo che gestisce un patrimonio pubblico che spesso è datato, inserendosi nel tema più generale della riqualificazione del patrimonio con ricadute positive anche in termini di riduzione dei consumi energetici”. Vittorio Reggiani ha sottolineato che “attraverso l’impegno di Onlus e associazioni sportive c’è la possibilità reale di recuperare edifici pubblici sui quali il Comune rischierebbe di non riuscire a intervenire”.
Anche Vincenzo Walter Stella (Sinistra per Modena) ha messo in evidenza il ruolo delle associazioni, “se il Comune, infatti, dovesse farsi carico anche degli immobili dati in gestione, non riuscirebbe a effettuare riqualificazioni veloci ed efficaci”. Importante anche, ha aggiunto, “garantire la semplificazione burocratica che consentirebbe alle associazioni di agire in modo efficace”.
“Dare un segnale di sostegno al mondo dell’associazionismo” è uno degli obiettivi dell’ordine del giorno secondo Elisa Rossini (Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia) che ha aggiunto che “i rapporti con le associazioni dovranno prevedere coprogettazione e compartecipazione, non solo perché è previsto dalla legge ma per dare valore all’apporto specifico di ciascuna associazione”.
A favore delle azioni di efficientamento energetico, Paola Aime (Verdi) ha ribadito l’importanza del supporto tecnico “perché le procedure non sono semplicissime e servono competenze tecniche per svolgere le pratiche”.