“Il 29 maggio è il nono anniversario della seconda scossa del terremoto che ha colpito in modo particolare l’Area Nord della provincia di Modena. La scossa più dura per il mondo del lavoro, quella in cui sono morti imprenditori e lavoratori e tante aziende, che stavano già provando a rialzarsi dopo la scossa del 20 maggio, sono state messe in ginocchio. Per noi piccole e medie imprese che operano nel cratere sismico è una data incancellabile”.
Gilberto Luppi, presidente Lapam Confartigianato, è anche un imprenditore dell’Area Nord e ricorda molto bene quello che è accaduto nove anni fa. Ora il presidente Lapam fa il punto: “Inutile dire che il ricordo e la memoria va a chi ha perso la vita, a chi perso affetti e a chi non è riuscito a ripartire. In questi anni molto è stato fatto e dobbiamo dire che le scelte di allora, ripartire da scuola e imprese, sono state scelte lungimiranti: il sistema produttivo si è rialzato e il biomedicale sta dimostrando, proprio in questo periodo di super lavoro legato alla pandemia, di essere ripartito in modo eccellente. Restano però ancora interventi nei 15 comuni del cosiddetto ‘cratere ristretto’ – ricorda Luppi -, per cui come associazione siamo in prima linea. Pensiamo ai centri storici: la scelta di intervenire con bandi e aiuti mirati alle imprese per tornare nelle zone centrali dei paesi più colpiti è stata sicuramente positiva, ma ci sono interventi, soprattutto quelli per monumenti, chiese, edifici pubblici, che devono essere completati”.
Il presidente Lapam riprende: “La possibilità di cumulare i contributi del sisma con quelli del Superbonus 110% rappresentano un’occasione importante, sia per le imprese edili che, soprattutto, per dare un impulso alla ricostruzione delle ultime abitazioni. Di certo questa è una buona occasione da cogliere. Per concludere – sottolinea Luppi – è sempre opportuno rimarcare che la ricostruzione e la ripartenza sono state possibili grazie alla sinergia tra pubblico, privato, imprenditori e cittadini. Tutti hanno remato dalla stessa parte, pur nelle comprensibili difficoltà. Questo è un grande insegnamento anche