Nella Casa della gioia e del sole di via Mar Mediterraneo a Modena uno spazio per sentirsi a casaUn ambiente familiare, arredato con mobili tipici delle comuni abitazioni, con una cucina dove sarà funzionante unicamente il lavello, una zona pranzo con tavoli e sedie e una zona soggiorno con divani e poltrone, dove è prevista l’installazione di un grande schermo televisivo. Uno spazio in cui gli ospiti potranno sentirsi a casa propria e che potranno utilizzare anche per trascorrere momenti con i propri familiari.

È quello che verrà realizzato nella Casa della gioia e del sole di via Mar Mediterraneo 84, struttura residenziale per anziani accreditata, attraverso la copertura di parte del terrazzo al primo piano. Nella seduta di giovedì 20 maggio, il Consiglio comunale ha infatti approvato all’unanimità il permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici comunali che consente la ristrutturazione leggera e l’ampliamento della Cra, dove sarà realizzato un soggiorno e i relativi servizi per disabili. La struttura, con 78 posti letto di cui 48 convenzionati con il Comune, è gestita dall’omonima cooperativa sociale e si sviluppa su più piani con i necessari locali collettivi e di servizio.
“L’intervento – ha spiegato l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli illustrando la delibera – è funzionale all’attuazione dei programmi riabilitativi che la struttura ha predisposto per gli ospiti affetti da demenza senile. Per tale intervento la cooperativa, nel 2020, ha inoltre ottenuto un finanziamento dalla Fondazione di Modena, nell’ambito di fondi per l’incentivazione di progetti innovativi nel campo sociale, che coprirà buona parte del costo di realizzazione. La deroga – ha aggiunto Vandelli – riguarda esclusivamente la densità edilizia e l’intervento porterà a un efficientamento energetico oltre che a un miglioramento sismico, nel rispetto delle normative per l’abbattimento delle barriere architettoniche”.
Il progetto prevede la realizzazione di un locale ad uso soggiorno di 150 metri quadrati, facilmente raggiungibile dalle camere degli ospiti. L’ambiente verrà adattato non solo con criteri di comfort, ma anche con esigenze legate all’ospite, con la possibilità di trasformarlo in itinere attraverso pareti scorrevoli e di renderlo in grado di accogliere il coniuge o l’assistente. Gli adattamenti ambientali consentiranno anche un miglior approccio socio-assistenziale lungo il decorso della malattia, agevolando la gestione senza ulteriori stress per l’ospite.
La struttura sarà realizzata con elementi in acciaio rivestiti in cartongesso e copertura in travi lignei. Le pareti perimetrali, che incorporeranno l’attuale parapetto, saranno realizzate in pannelli di fibre di gesso coibentati e rivestiti da un cappotto. I serramenti saranno in alluminio, con vetri isolanti, antisfondamento e con incorporato un sistema di schermatura all’irraggiamento diretto. Particolare cura sarà posta all’illuminazione, in modo da consentire durante la giornata anche momenti di relax e di distensione. Sulla copertura del terrazzo sarà inoltre installato un impianto fotovoltaico della potenza di 8,25 kwp, che si va ad aggiungere a quello già presente nella copertura della residenza. Sono infine previste piccole modifiche al piano sottotetto. L’intervento prevede il miglioramento dello stato antisismico della porzione della struttura oggetto di intervento mediante il rafforzamento dei pilastri e delle travi che compongono il sistema.
I 115 posti auto presenti nell’area, dove oltre alla residenza per anziani (con annessa palestra) sono presenti anche una scuola materna e una chiesa con canonica, sono ritenuti sufficienti a soddisfare i massimi affollamenti in caso di utilizzo contemporaneo delle varie strutture. Tre parcheggi pubblici verranno invece monetizzati. Nell’intervento è inoltre prevista l’installazione di tre colonnine di ricarica elettrica, ciascuna per due autovetture, oltre a 23 posti per biciclette con una colonnina di ricarica elettrica.
Sul tema è intervenuta Paola Aime (Verdi): “La struttura – ha affermato – deve essere dotata del personale sufficiente per assicurare le migliori terapie agli ospiti, di cui 48 sono in convenzione col Comune, dando uno spessore ‘pubblico’ al centro”. La consigliera ha riconosciuto il miglioramento derivante dal progetto ma ha richiamato l’importanza di conoscerlo per intero e ha sottolineato la mancanza, nella struttura, di spazi di verde per gli ospiti.