Il Senato Accademico di Unimore, nella seduta dell’11 maggio scorso, ha approvato le linee guida per un progressivo ritorno in presenza degli esami di profitto e di laurea. La decisione dà attuazione a quanto disposto dal DL 52 del 22 aprile 2021 ed alle conseguenti deliberazioni della CRU – Conferenza Regioni Università.
Una delibera che si colloca nel solco della road map tracciata da tempo dagli organi collegiali di Ateneo, trovando fondamento nel Decreto-legge 55 del 22 aprile 2021, e che permette di programmare prioritariamente in presenza quelle attività didattiche che, fino ad oggi, in ragione dell’osservanza delle disposizioni in materia di contenimento e prevenzione del contagio, potevano svolgersi esclusivamente in modalità telematica.
La decisione mette la parola fine ad un susseguirsi di dichiarazioni e prese di posizione, rimbalzate anche su organi di informazione e circolate tra studentesse e studenti, che si sono rivelate non solo inesatte ed infondate ma anche fuorvianti per la maggioranza della popolazione studentesca che, specie in un periodo tanto complesso e problematico, ha diritto a ricevere comunicazioni precise e accurate.
Le prossime sessioni di esami a Unimore, dunque, siano esse di profitto o di laurea, si svolgeranno di norma in presenza, fatta salva la previsione di una serie dettagliata di casi che consentiranno a studenti e studentesse di richiederne lo svolgimento a distanza.
Tra le cause ostative alla “presenza” è prevista, ovviamente, non solo la positività al covid e il collocamento in quarantena ma anche la residenza in zona rossa o arancione o, comunque, ad una distanza che non consentirebbe lo spostamento in giornata.
“Quanto deciso dal Senato Accademico – afferma il Magnifico Rettore Unimore, Prof. Carlo Adolfo Porro – è un importante passo avanti nel percorso di un progressivo ritorno in presenza di tutte le attività didattiche, meccanismo alla base del costruttivo rapporto
studente/essa-docente. Una decisione che tiene conto della necessità di rispettare nella maniera quanto più rigorosa possibile tutte le norme in materia di contenimento della diffusione dell’epidemia e che, gioco forza, deve anche confrontarsi con la reale disponibilità di spazi e con esigenze strutturali e logistiche che, nonostante lo straordinario sforzo compiuto da Unimore anche in tempi tanto difficili, non permette un integrale ritorno in presenza di tutte le attività.
Io personalmente e tutto l’Ateneo – continua il Rettore – abbiamo a cuore la formazione e la salute di studentesse e di studenti: proprio partendo da questo presupposto non possiamo che ribadire che ogni nostra decisione è orientata da questo assunto.