Un nuovo attraversamento pedonale protetto è stato progettato, finanziato e realizzato da Gruppo Credem, di fronte alla propria sede di via Che Guevara 4.
Obiettivo dell’intervento, concordato con il Comune di Reggio Emilia, è di fornire una maggiore protezione ai pedoni che attraversano la strada pubblica ad elevata percorrenza.
Tra gli utenti: il consistente numero di dipendenti della sede Credem, ma anche i cittadini che attraversano via Che Guevara in quel punto per raggiungere i diversi servizi terziari e le attività, anche commerciali, presenti sul lato opposto della carreggiata, nell’ambito di un quartiere densamente popolato e frequentato.
I lavori hanno consentito la realizzazione di una coppia di isole spartitraffico a protezione intermedia dell’attraversamento dell’ampia sede stradale; una nuova segnaletica orizzontale e verticale; l’installazione di ‘perline rifrangenti’ segnaletiche a bande orizzontali; un’illuminazione dedicata con lampade Led. Il passaggio pedonale collega marciapiedi pubblici in sede propria già presenti ai lati della strada.
Nell’ambito dello stesso intervento è stata riadattata una porzione del parcheggio di uso pubblico antistante lo stesso edificio al civico 4, per la predisposizione dell’installazione di una colonnina per la ricarica elettrica dei veicoli a ‘energia pulita’ e la creazione delle relative postazioni per le auto in ricarica.
“L’intervento di Credem, che ringraziamo, è un segno molto concreto di ciò che significa responsabilità di un’impresa verso il benessere dei propri dipendenti e verso quella parte di città in cui l’attività privata è inserita – dice l’assessore alle Politiche per la Sostenibilità, Carlotta Bonvicini – La sensibilità verso la mobilità sostenibile, con la predisposizione di una postazione per la futura installazione di una colonnina per la ricarica elettrica, oltre che un servizio, è un altro importante messaggio culturale. Tutto ciò coincide virtuosamente con gli obiettivi dell’Amministrazione e arricchisce la città. Nel complesso, un buon esempio da imitare”.