C’era chi non possedeva il patentino professionale per l’autotrasporto e chi non aveva titolo per entrare nel territorio italiano, ma anche chi aveva cercato di eludere i vincoli di legge sugli orari di guida e persino chi rischiava di perdere un carico di piastrelle durante il transito. Sono i principali esiti dei controlli sui mezzi pesanti provenienti prevalentemente da Paesi esteri svolti nei giorni scorsi dalla Polizia locale di Modena, nell’ambito delle iniziative per la sicurezza stradale, sul “nodo” autostradale cittadino, caratterizzato quotidianamente, per via della vicina dogana di Campogalliano e di un tessuto economico votato all’export, da una presenza significativa di tir di vettori internazionali. Nel complesso sono state contestate 20 violazioni amministrative alle normative sulla circolazione e sul trasporto, per un totale di sanzioni che supera i 14mila euro.
Le verifiche, che si ripetono con frequenza mensile, sono state effettuate da dieci operatori del Comando di via Galilei, impegnati nell’attività assieme ai funzionari della direzione generale della Motorizzazione civile; in particolare, il personale del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, proveniente dall’ufficio di Venezia che ha competenza territoriale per l’Emilia-Romagna, ha messo a disposizione anche un’officina mobile, consentendo così di verificare in tempo reale le condizioni tecniche dei mezzi pesanti e determinare eventuali inefficienze o manomissioni nei dispositivi in dotazione.
Durante il servizio, sviluppato nell’intera giornata, sono stati controllati 23 autocarri – provenienti da Polonia, Spagna, Olanda, Lituania, Romania, Germania, Francia, Repubblica Ceca, Slovenia, Grecia, Bulgaria e Croazia – e 25 conducenti. In tutto, le violazioni rilevate sono state 20, delle quali quattro alla normativa europea sul trasporto internazionale (legge 298 del 1978). Si tratta di quattro autotrasportatori olandesi: in due casi sono state riscontrate a loro carico irregolarità nella compilazione dei documenti (sanzione da 2mila euro), mentre altrettanti conducenti non erano in possesso la licenza europea. Per queste due ultime violazioni, le più serie, la sanzione da 4.130 euro è stata accompagnata dal fermo amministrativo di tre mesi disposto per i veicoli.
Non potrà invece guidare per lo stesso periodo, tre mesi, un conducente lituano a cui è stata ritirata la patente: dai controlli amministrativi e documentali, infatti, è emerso che l’uomo non aveva inserito la sua scheda personale-professionale nel cronotachigrafo installato sul tir, impedendo in questo modo agli operatori di poter accertare il rispetto o meno dei tempi di guida e di riposo da parte sua. Questo illecito, che punisce una grave inadempienza nell’ambito della sicurezza stradale, è definito dall’articolo 179 del Codice della strada e prevede una sanzione da 866 euro.
Un conducente serbo, invece, circolava sulle strade senza aver mai conseguito il certificato di abilitazione professionale “Cqc”, necessario assieme al titolo di guida per poter esercitare professionalmente l’attività di autotrasportatore: il verbale, come indicato nell’articolo 116 del Codice, ammonta a 408 euro. Mentre a un conducente bulgaro diretto in Spagna è stata contestata la non corretta sistemazione del carico sul veicolo (articolo 164 del Codice). L’uomo aveva fissato in maniera inadeguata i pallet di piastrelle acquisiti in un’azienda modenese e rischiava, quindi, di perdere le merce mentre stava marciando.
Infine, la Polizia locale ha elevato diverse sanzioni per irregolarità rilevate sulle dotazioni non efficienti o non conformi dei veicoli, concentrandosi in particolare sulla valutazione delle condizioni degli pneumatici, dei sistemi di frenatura, dei dispositivi di segnalazione visiva e di illuminazione e delle limitazioni della rumorosità e delle emissioni inquinanti (articolo 79 del Codice, le multe ammontano a 87 euro).
(immagine d’archivio)