Food in Chiostri, lo spazio caffetteria dedicato all’accoglienza dei visitatori e delle persone che frequentano i Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia, si rinnova con l’affidamento in gestione a Pause-Atelier dei Sapori. E sarà un’accoglienza d’autore, in cui si ricerca sulle orme della tradizione e sui sentieri dell’innovazione, si contaminano saperi e si fondono virtuosamente buon vivere e ospitalità con la sapienza e l’esperienza che si radicano nel Reggio Emilia Approach: un segno chiaro e tangibile della Città dei 100 Linguaggi, che sono anche linguaggi del Gusto, accanto a uno dei luoghi più antichi e affascinanti della città storica, quale è il complesso rinascimentale benedettino, hub di innovazione e cultura.

L’innovazione sociale e la progettazione partecipata, elementi che contraddistinguono le diverse attività presenti all’interno del Laboratorio Aperto in cui Food ai Chiostri è inserito, trovano una nuova declinazione: Food in Chiostri sarà uno spazio in cui il gusto diventa protagonista di nuovi progetti a partire dal cibo, dedicato alla sostenibilità, alla rigenerazione, alla tradizione e all’innovazione.

Forte dell’esperienza pluriennale al Centro internazionale Loris Malaguzzi, Pause porta ai Chiostri di San Pietro gli stessi valori fondamentali parte del suo dna – interculturalità, inclusività, partecipazione, sostenibilità, qualità, cura e benessere – per sostenere e promuovere la coesione sociale, valorizzare il territorio e i suoi prodotti tipici, specialmente quelli a Chilometro zero. Pause ai Chiostri vuol essere uno spazio democratico del fare e dello stare insieme, all’interno del quale promuovere attività di educazione al gusto, all’arte e alla cultura, dove cucinare e sperimentare con il cibo, senza limiti di età.

 

HANNO DETTO – Food in Chiostri è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il sindaco Luca Vecchi, l’amministratrice delegata di pause – Atelier dei Sapori Paola Cavazzoni e Antonietta Serri, presidente Consorzio Cooperative Sociali Quarantacinque. Erano inoltre presenti gli assessori al Welfare Daniele Marchi e alla Partecipazione Lanfranco de Franco, e la presidente di Fondazione Reggio Children Carla Rinaldi.

“Oggi presentiamo un ulteriore e importante progresso del progetto dei Chiostri di San Pietro – ha detto il sindaco Luca Vecchi -, con l’incontro tra un’eccellenza collaudata del territorio quale Pause-Atelier dei sapori, e uno spazio storico ma allo stesso tempo molto contemporaneo, votato all’innovazione quale i Chiostri di San Pietro. Una collaborazione che è anche uno dei tanti segnali positivi di questi giorni, di una città che riparte orientata all’innovazione e che si arricchisce ogni giorno di progettualità pienamente calate nella contemporaneità, capace di vivere il proprio tempo e rivolgersi al futuro nella consapevolezza delle proprie eccellenze, forte di un metodo di gestione sinergico tra pubblico e privato, istituzioni e cittadini”.

“Con Food in Chiostri, Pause-Atelier dei sapori intende portare in un luogo così simbolico per la città come i Chiostri di San Pietro l’esperienza maturata in anni, nel coniugare il cibo con l’educazione – ha detto Paola Cavazzoni – Sarà uno spazio democratico e inclusivo, aperto a tutte le generazioni: un luogo dedicato all’accoglienza e all’ospitalità dove sviluppare anche progettualità fatta di atelier e corsi per creare una maggiore consapevolezza attorno al cibo e alla capacità di quest’ultimo di creare non solo relazioni tra le persone, ma anche con l’ambiente e la natura”.

“Grazie a una intensa e fattiva collaborazione con Pause-Atelier dei sapori – ha detto Antonietta Serri – siamo lieti di accogliere tutti i visitatori del Laboratorio Aperto e dei Chiostri di San Pietro, nel nuovo spazio Food in Chiostri, che arricchisce di convivialità e ricerca dedicata al gusto, uno spazio che ha già nell’innovazione uno dei suoi tratti distintivi”.

PAUSE-LAB AI CHIOSTRI – Accoglienza sì, ma non solo. All’interno dello spazio di Food in Chiostri, nelle prossime settimane saranno promossi una serie di corsi, atelier, workshop per tutte le età, dedicati al cibo e alla sostenibilità, secondo tre principali temi di ricerca e sperimentazione.

In primo luogo la tradizione, intesa come una cucina della memoria per raccontare una storia personale e collettiva al tempo stesso, fatta dei simboli della storia gastronomica della sua gente.

Le radici di una comunità, insomma, cui sarà connesso, in secondo luogo, un percorso di rigenerazione umana prima ancora che urbana, in grado di riattualizzare il concetto e il valore di radici e di generare innovazione.

Infine, un terzo filone sarà quello della cucina diffusa, creando reti a partire dal cibo, dalla cucina e da tutto ciò che intorno ad essa si crea e si condivide. Portando cioè fuori la cucina: da luogo fisico a luogo pubblico condiviso.

Ciascuno di questi temi sarà sperimentato in modo innovativo nell’incrocio e ibridazione tra più linguaggi espressivi a partire da quello del gusto. Un progetto pilota, interculturale e intergenerazionale, che crea una pausa itinerante di qualità della vita.

Non mancheranno gli appuntamenti di Cucinare ai Chiostri, condotte dai cuochi di Pause, con artisti e narratori, giovani chef delle scuole dell’infanzia reggiane e nonni: una serie di appuntamenti – tra maggio e giugno – aperti alla città, dove poter cucinare, pranzare insieme e conoscersi. Inoltre una serie di appuntamenti dedicati all’orto e alla comprensione dei cicli vitali delle piante, come Un orto da salvare, in relazione alle esperienze di agricoltura urbana, per imparare a creare orti e a prendersene cura con l’aiuto di esperti di orti urbani in dialogo con i cuochi di Pause.

Proprio questo approccio di ricerca, innovazione e partecipazione che Food in Chiostri intende implementare risulta quanto mai coerente non solo con le attività e il ruolo del Laboratorio Aperto, ma anche con le attività e i progetti di innovazione sociale che il Comune porta avanti da anni nei territori della città grazie al progetto Quartiere, bene comune. Queste sintonie potranno quindi produrre anche future sinergie e collaborazioni intorno al tema food tra i diversi soggetti che interagiscono all’interno del progetto Chiostri di San Pietro

 

CHI È PAUSE – Pause-Atelier Dei Sapori nasce nel 2007 con il Centro internazionale Loris Malaguzzi e nel 2017 si rinnova: il ristorante si fa impresa, si configura come società a responsabilità limitata (srl) partecipata al 100% da Fondazione Reggio Children-Centro Loris Malaguzzi e diviene laboratorio di ricerca sul gusto con obiettivi nuovi e nuovi progetti, in coerenza con la mission della Fondazione.

E’ un progetto dedicato al cibo, un centro di ricerca permanente sull’origine e lo sviluppo dei sensi del gusto, con esperti nazionali e internazionali da ambiti diversi, a partire dall’infanzia come paradigma di qualità. Pause è pertanto un luogo in cui sperimentare a pieno i valori dell’interdisciplinarietà e dell’interculturalità grazie ad una ricerca che affonda le sue radici nella vita quotidiana, volta a migliorare la qualità della vita delle persone attraverso la ricerca sul cibo e lo sviluppo del gusto, del “buon” gusto e del gusto “buono”.

I principali contesti di ricerca di Pause–Atelier dei Sapori sono quelli in cui i bambini e gli adulti (nella filosofia 0-99 anni tipica del Reggio Emilia Approach) esplorano e vivono il cibo in modo “multisensoriale” a partire dalla cura delle materie prime locali, con particolare attenzione alla sostenibilità dei processi e delle idee, alla salute e al benessere delle comunità.

Il progetto Pause–Atelier Dei Sapori e il suo approccio creativo all’educazione alimentare si basa sulla convinzione che la qualità della vita dei bambini è legata a quella degli adulti e che l’infanzia rappresenta l’essenza del sapere umano e della realtà che lo circonda. Pause diventa quindi un sistema integrato, che ha come focus l’analisi e la ricerca della creazione del gusto, grazie alla collaborazione e al dialogo tra esperti delle varie discipline scientifiche.

 

I TEMPI DI FOOD IN CHIOSTRI – Food in Chiostri è aperto dal lunedì alla domenica: dalle 7.30 per colazioni dolci e salate, dalle 12 alle 14 per il pranzo, dalle 18 alle 22 per aperitivi all’aperto, la domenica dalle 11 alle 15 per il brunch.