Da Ponte Dolo, appena entrati nel territorio del Comune di Montefiorino, a Sestola passando per Palagano, Lama Mocogno, Montecreto e Fanano. Una pedalata attraverso tutto il percorso modenese della Piacenza-Sestola, la tappa del Giro d’Italia in programma martedì 11 maggio. Lapam Confartigianato ha organizzato, con tanto di ‘ammiraglia’ di supporto, e tra i dieci amatori di buona gamba c’era Fabrizio ‘Penna Bianca’ Ravanelli, indimenticato attaccante della Juventus e della nazionale che ha sposato una ragazza di Cerredolo e che l’Appennino, sulle due ruote, lo frequenta con assiduità.
“L’obiettivo è stato quello di mettere i riflettori sul nostro Appennino – conferma Daniele Casolari, responsabile sindacale Lapam -. Durante il percorso sono stati incontrati i sindaci dei comuni attraversati e abbiamo voluto rimarcare sia l’importanza dell’evento come promozione turistica del territorio che dare un impulso al turismo sostenibile e green come volano per la promozione dell’Appennino. Senza dimenticare l’importanza del fare rete: l’Appennino deve essere sempre più percepito come una destinazione unica e appetibile per diverse tipologie di visitatori”.
Ravanelli, che ha pedalato insieme ad amici, dipendenti Lapam e imprenditori (“Vogliamo ringraziare Matteo, Gianluca, Giorgio, Ivan, Manuela, Damiano e Lele, senza i quali questa iniziativa non sarebbe stata possibile” chiosa Riccardo Baroni, segretario Lapam Montefiorino) e che è ancora in gran forma, ha spiegato: “Sono appassionato della bicicletta e conosco bene queste zone che sono bellissime. Dopo aver smesso col calcio ho scoperto questa passione, che fa vivere sensazioni fantastiche e fa conoscere posti molto belli, come quelli attraversati dalla tappa del Giro. Valorizzare questi paesaggi è importante ed è opportuno far sì che si organizzino iniziative, per far sì che si possano recuperare le difficoltà di quest’ultimo periodo, anche attraverso il turismo sportivo”. ‘Penna Bianca’, che lavora ancora per la Juventus, ha anche parlato di calcio: “Lo scudetto all’Inter? E’ meritatissimo”.
I sindaci dei comuni attraversati sono stati coinvolti dalla ‘tappa Lapam’. Maurizio Paladini, primo cittadino di Montefiorino: “E’ un volano turistico importante per noi e in favore di un territorio ricco di storia di cultura e ambiente”. Fa eco Fabio Braglia di Palagano: “Il passaggio del Giro è una grandissima opportunità, per far conoscere questa parte di Appennino, che è l’ideale per fare un turismo green. Quest’estate ci aspettiamo un grande afflusso di turisti, che sapremo accogliere al meglio”. Giovanni Battista Passini di Lama Mocogno aggiunge: “Le nostre strade sono percorse da tanti cicloturisti, questa tappa del Giro darà ulteriore impulso. L’Appennino è il luogo ideale anche per fare turismo sostenibile, proprio per questo abbiamo già installato due colonnine per la ricarica delle bici elettriche”. Passiamo a Leandro Bonucchi di Montecreto: “Puntiamo molto sul turismo verde, senza dimenticare l’ambiente e l’enogastronomia. Valorizzare il territorio, come destinazione unica, è determinante”, mentre Stefano Muzzarelli da Fanano spiega: “Solo insieme si può vincere. Il nostro territorio da tempo investe nel turismo green e slow e ci stiamo preparando al meglio per l’estate”. Infine il sindaco di Sestola, Marco Bonucchi: “Crediamo molto nel ciclismo e nel turismo verde, pensiamo alle nostre piste di Mtb. Fare rete a livello territoriale è decisivo, è tutto il nostro Appennino che va promosso”.
La chiusura è per i tre segretari delle sedi Lapam attraversate, Baroni, Migliori e Grotti: “Il passaggio del Giro d’Italia rappresenta una grande occasione per lanciare la stagione turistica estiva, sappiamo bene che le imprese dell’Appennino hanno sofferto anche più che altrove le restrizioni, ma ora è il momento di ripartire e di farlo unitariamente”.