Il Consiglio metropolitano ha approvato nell’ultima seduta il Rendiconto 2020 con 10 voti a favore (Pd) e 3 astenuti (Uniti per l’Alternativa, Rete Civica e Palumbo-Indipendente).
Per la Città metropolitana di Bologna il 2020, nonostante le conseguenze causate dalla pandemia da COVID-19, è stato il primo anno in cui il bilancio di previsione è stato approvato entro il termine del 31/12.
Palazzo Malvezzi ha attivato una serie di azioni per valutare gli effetti della crisi sul proprio bilancio con la finalità strategica di mantenere quanto possibile la tenuta degli equilibri di bilancio, anche in ottica pluriennale e con l’obiettivo di salvaguardare lo svolgimento delle funzioni proprie della Città metropolitana che, dopo anni di forti criticità sul fronte finanziario causate dai tagli imposti a livello statale, solo dal 2019 ha potuto avviare una nuova fase di sviluppo. Complessivamente, attraverso azioni messe in campo in autonomia dall’Ente, sono stati recuperati ed accantonati 8.787.085 euro.
Dal Governo, attraverso i ristori, la Città metropolitana ha ottenuto 20.103.826 di euro che in parte saranno utili per la compensazione di eventuali perdite di gettito nel 2021 come consentito dalla norma.
“Il quadro in cui si colloca l’esercizio 2020 – ha evidenziato il consigliere delegato al Bilancio Giampiero Veronesi – è ovviamente quello straordinario della pandemia da Covid-19 che ha colpito duramente tutto il Paese dal punto di vista sanitario così come nel tessuto economico e sociale. Il contenimento della diffusione del contagio e la salvaguardia della salute hanno richiesto l’adozione da parte del Governo di misure precauzionali progressivamente più stringenti, che hanno cambiato in modo repentino la vita degli italiani. Tali misure hanno avuto una pesante ricaduta sul tessuto economico che ha vissuto, in pochi mesi, la peggiore caduta del prodotto interno lordo della storia repubblicana, con evidenti effetti sulle finanze della Città metropolitana che acquisisce l’80% delle proprie entrate dal settore automobilistico.
La Città metropolitana, – ha concluso Veronesi – anche grazie ai ristori del Governo, è riuscita comunque a mantenere gli equilibri di bilancio 2020, senza la necessità di utilizzare l’avanzo di amministrazione disponibile e gli altri accantonamenti in avanzo”.
Il rendiconto 2020 si chiude con un avanzo di amministrazione di 121,46 milioni di euro, di cui 30 milioni di avanzo libero.
I fondi accantonati nell’avanzo di amministrazione risultano adeguati e garantiscono una buona copertura dei rischi: 17,31 milioni quale fondo svalutazione crediti, 3,45 milioni per contenzioso e 9,7 milioni per passività potenziali.
Nella medesima seduta il Consiglio metropolitano ha approvato inoltre il Regolamento per la disciplina del canone patrimoniale dell’occupazione del suolo pubblico e dell’esposizione pubblicitaria con 10 voti a favore (Pd) e 3 astenuti (Uniti per l’Alternativa, Rete Civica e Palumbo-Indipendente). Qui l’atto approvato.