Un appartamento per sperimentare un progetto di vita comunitaria a misura dei giovani che vogliano impegnarsi e formarsi per mettersi in gioco sui temi dell’accoglienza, della generatività sociale e della cura della fragilità. Consiste in questo il nuovo progetto della casa di carità Casa Betania di Albinea, sostenuto dal Comune. Lo spazio in cui ragazzi tra i 20 e i 30 anni vivranno per 8/12 mesi, si trova al civico 1 di via Vinceti ed è stato messo a disposizione da una generosa famiglia di Albinea, che ha abbracciato fin da subito l’iniziativa.
L’inaugurazione dell’appartamento è avvenuta sabato mattina alla presenza del sindaco di albinea, Nico Giberti, dell’assessore al Sociale Roberta Ibattici, del responsabile di Casa Betania Davide Pellizzari e delle tre ragazze che ne prenderanno possesso.
Gli obiettivi del progetto sono molteplici: aiutare i giovani nell’assunzione di responsabilità e nel formarsi di uno sguardo di solidarietà nella comunità e nel mondo del lavoro, sensibilizzare il territorio all’importanza della gratuità, del servizio e del volontariato e creare un rapporto stabile di volontariato a Casa Betania.
Ai ragazzi che decideranno di intraprendere questo percorso è richiesto di frequentare la casa di carità, assumendosi alcune piccole responsabilità, da definire, incontrando le esigenze e le potenzialità di ciascuno. Contemporaneamente verranno offerti loro momenti formativi mensili sui temi del servizio e del mondo del lavoro.
“Quando questo progetto era solo un’idea l’abbiamo condivisa con alcune persone, trovando immediatamente una grande disponibilità a contribuirvi, come con l’uso gratuito di un appartamento offertoci. – spiega Pellizzari – Giovani e famiglie si stanno impegnando e spendendo per realizzarlo e portarlo avanti. Anche il sindaco ci ha sostenuti fin da subito, insieme all’assessore Ibattici e Catia Grisendi dei servizi sociali dell’Unione Colline Matildiche. Il Comune di Albinea è infatti partner di questo progetto e si impegna a proporre ai giovani che ne faranno parte, e non solo, esperienze di sensibilizzazione e di impegno civico e culturale, da definire e sviluppare insieme”.
“Appoggiamo e sosteniamo questo progetto – spiega il primo cittadino – perché si tratta di un esperimento innovativo e rivolto all’aiuto delle persone. Si tratta di valorizzare i giovani e responsabilizzarli, facendo loro provare un’esperienza di vita che gli servirà in futuro. Grazie a Casa Betania e grazie alla famiglia di Albinea che ha messo a disposizione l’alloggio”.
“L’iniziativa nasce dalla collaborazione virtuosa tra la cooperativa Casa Betania e un privato, alla quale il Comune ha dato il sostegno condividendone gli scopi – ha detto l’assessore Ibattici – Allargare la platea dei giovanissimi volontari che si dedicano agli altri è molto importante sia per loro, che per le persone che aiuteranno”.