Sono oltre 180 i dipendenti dell’Azienda USL di Modena, tra amministrativi e tecnici, che attualmente operano in smart working, modalità che consente lo svolgimento delle attività lavorative dal proprio domicilio grazie all’utilizzo di strumenti informatici idonei.

L’adozione da parte dell’AUSL di politiche mirate in questa direzione, in tempi precedenti all’attuale situazione legata alla diffusione del coronavirus, ha permesso di attivare il telelavoro in brevissimo tempo, consentendo così ai dipendenti che ne hanno fatto richiesta la possibilità di essere operativi da casa. In linea con quanto disposto dai recenti decreti ministeriali, l’azienda sanitaria modenese sta favorendo, ove possibile, la limitazione degli spostamenti da e verso le sedi di lavoro: un contributo doveroso in un momento così delicato.

“Il lavoro agile rappresenta un’importante occasione – sottolinea Sabrina Amerio, Direttrice amministrativa dell’Azienda USL di Modena – per consentire a un cospicuo numero di dipendenti di svolgere l’attività lavorativa al proprio domicilio. È stato possibile promuoverlo, con l’attivazione in breve tempo numerose postazioni di smart working, grazie alle politiche adottate precedentemente all’attuale emergenza, che hanno portato allo sviluppo di soluzioni informatiche idonee. La ritengo un’attenzione dovuta, ribadita peraltro dal recente decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, al fine di limitare il più possibile gli spostamenti da e per la sede di lavoro”.