Via libera da parte del Consiglio provinciale al bilancio 2020 della Provincia di Modena; dopo il parere favorevole espresso nei giorni scorsi dall’Assemblea dei sindaci, la manovra è stata approvata dal Consiglio, lunedì 16 dicembre, con il voto contrario del gruppo Uniamoci.
Il documento prevede entrate tributarie pari a 58,3 milioni di euro, di cui quasi 26,8 saranno versati allo Stato, provenienti soprattutto dall’Ipt sui passaggi di proprietà delle automobili e dalla quota di Rcauto, previste entrambe in leggero calo, di circa 500 mila complessive, sulla base delle tendenze del mercato dell’auto; a queste risorse si sommano quelle extratributarie, tra cui i dividendi ordinari della partecipazione alla società Autobrennero, pari a 1,4 milioni di euro, a cui si aggiungono quelli straordinari, pari a 2,7 milioni di euro, decisi di recente dall’assemblea dei soci.
Le spese correnti arrivano nel 2020 a 58 milioni, di cui 9,3 sono relative alle spese per il personale dei 217 dipendenti; anche il prossimo anno la Province potrà assumere con priorità al personale impegnato su strade e scuole per far fronte al personale cessato anche per effetto della quota 100.
Per quanta riguarda gli investimenti, nel 2020 la Provincia finanzierà interventi su strade e scuole per quasi 27 milioni di euro, di cui 14 milioni per la manutenzione e il miglioramento sismico delle scuole superiori e 13 milioni per interventi sulla rete di oltre mille chilometri di strade provinciali.
Con il bilancio, la Provincia ha presentato anche la programmazione degli investimenti fino al 2022 che prevede risorse per oltre 95 milioni di euro.
Tra gli interventi principali sulla viabilità previsti spiccano il completamento della nuova Pedemontana, l’adeguamento della provinciale 413 a Modena tra il ponte sul Secchia e la rotatoria di San Pancrazio; il nuovo ponte dell’Uccellino a Modena, il consolidamento della provinciale 413 tra Carpi e Novi e lo snellimento del traffico in entrata a Modena da Nonantola, oltre alla manutenzione di strade e ponti e i lavori su frane e dissesti lungo la viabilità provinciale; in programma anche i lavori di manutenzione e adeguamento sismico di diversi edifici scolastici superiori tra cui il Barozzi e il Fermi a Modena.