Strategie per il futuro. Dopo i risultati ottenuti in Emilia-Romagna su ricerca e innovazione, oggi pomeriggio a Bologna – al Dumbo Space – la Regione ha fatto il punto per condividere con le comunità allargate dell’alta formazione e dell’innovazione i prossimi obiettivi regionali.
“Pronti per il futuro” il titolo dell’incontro, a cui hanno partecipato il presidente Stefano Bonaccini, gli assessori regionali Palma Costi e Patrizio Bianchi, il direttore del Cineca, Sanzio Bassini, il presidente dell’Istituto nazionale di Fisica nucleare, Antonio Zoccoli e il presidente Art-ER, Giovanni Anceschi.
“L’Emilia-Romagna è pronta a raccogliere la sfida e a consolidare il ruolo di hub europeo dell’innovazione e del digitale, grazie agli investimenti fatti per il Tecnopolo sui Big Data di Bologna e alla grande dotazione tecnologica, scientifica e di supercalcolo che presto sarà disponibile, unica nel Paese- ha sottolineato Bonaccini-. E lo fa assieme alla comunità e al territorio. Se siamo la prima Regione italiana e tra le prime in Europa per capacità di programmazione e di spesa delle risorse europee, è anche perché qui le persone, le imprese, il sistema formativo, gli enti locali sanno cogliere le opportunità, traducendole in progetti concreti per lo sviluppo, l’innovazione, l’occupazione e la coesione e riconoscendo fino in fondo il valore di essere una regione europea. E L’anno che sta per iniziare- ha proseguito- rappresenta un momento di passaggio fondamentale verso la programmazione europea 2021-2027: dal prossimo bilancio dell’Unione, infatti, dipendono risorse e politiche decisive per generare uno sviluppo sostenibile e nuova coesione territoriale e sociale”.
La strategia di specializzazione intelligente
Nel 2014 la Regione Emilia-Romagna ha approvato e definito la propria strategia di specializzazione intelligente – la cosiddetta ‘S3’ – per la Ricerca e l’Innovazione, identificando le Aree a maggiore potenziale di crescita sulle quali investire per supportare la competitività del territorio e dei suoi attori: Agroalimentare; Meccanica e Meccatronica; Edilizia e Costruzioni; Salute e Benessere; Cultura e Creatività; Innovazione nei servizi; Energia e sviluppo sostenibile.
Il Patto per il Lavoro
La scelta della Regione è stata quella di condividere con tutti gli attori del sistema la strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Lo ha fatto attraverso il Patto per il lavoro, che ha messo in campo, attraverso una pluralità di fondi, circa 2,3 miliardi di euro.
A supporto di questo processo sono stati pensati strumenti che permettessero il dialogo costante e lo sviluppo di nuove progettualità. Come i Forum S3, che hanno permesso di strutturare un dialogo allargato per ampliare le azioni e le politiche e le Associazioni Clust-ER regionali: Clust-ER Agrifood; Clust-ER Build; Clust-ER Greentech; Clust-ER Create; Clust-ER Health; Clust-ER Innovate; Clust-ER Mech; Associazione Big Data; Associazione MUNER: luoghi di confronto e punto di riferimento concreto e costante per lo sviluppo di progetti strategici, che contano oltre 500 soci e il 62% delle imprese.
Big Data European Hub, tutti i dati portano qui
Ciascuno di noi, in ogni momento, produce e consuma grandi quantità di dati: connettendosi a Internet, telefonando, acquistando un bene o un servizio. Anche le istituzioni, nell’amministrare la vita collettiva, e le imprese generano dati. I Big Data sono la ricchezza di una nuova economia: disporre di grandi volumi di dati permette di trovare soluzioni alle grandi sfide globali: cambiamento climatico, medicina personalizzata e predittiva, sviluppo di nuovi materiali, gestione della mobilità e della logistica, trasformazione digitale dei sistemi di produzione.
A questo ha guardato la Regione lavorando durante la legislatura per diventare grande hub della ricerca e dei Big Data: in Emilia-Romagna si concentra il 70% delle capacità di calcolo a livello nazionale. Grazie alla capacità di fare squadra di istituzioni, mondo della ricerca e imprese per attrarre sul territorio progettualità e infrastrutture internazionali, è nato il Big Data Technopole, che sorgerà nell’ex Manifattura Tabacchi di Bologna.
Il progetto di trasformazione dell’area in un grande polo scientifico accoglie, in circa 100mila mq, attività di ricerca e infrastrutture di calcolo ad elevate prestazioni. Qui si insedieranno il Data Center del Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche (ECMWF); Leonardo, supercomputer capace di un miliardo di miliardi di operazioni al secondo; il centro di Competenza Industria 4.0 BI-REX sui nuovi trend dell’innovazione industriale; le biobanche dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, centro mondiale della ricerca sulle protezioni ossee e materiali biocompatibili; ENEA Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, e Arpae Emilia-Romagna, l’agenzia regionale per la prevenzione in ambito di ambiente ed energia.
Il Big Data Technopole lavorerà in sinergia con il Tecnopolo di Modena, punto di riferimento a livello nazionale e internazionale in materia di Intelligenza Artificiale e con MaX, centro di eccellenza europeo per la ricerca sui materiali dei supercalcolatori del futuro.