La tavola periodica, che tutti conoscono come il fondamento degli studi chimici, compie 150 anni. In occasione di questo traguardo il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche e Scienze della Vita promuove, assieme la Società Chimica Italiana Emilia Romagna, la XIX edizione della Giornata della Chimica dell’Emilia Romagna.
La giornata dal titolo “La tavola periodica: uno strumento ancora attuale”, organizzata dalle professoresse Laura Pigani e Federica Pellati, in qualità di membri del Consiglio Direttivo della Società Chimica Italiana sezione Emilia Romagna, si terrà venerdì 6 dicembre 2019 dalle ore 9.00 presso l’Aula U0.3 del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche – Dipartimento di Scienze della Vita (via Campi, 103) a Modena.
“Quest’anno la Giornata della Chimica, che vede una grande partecipazione da parte di tutti gli Atenei regionali, – afferma la prof.ssa Federica Pellati di Unimore – assume un significato ancora più importante, essendo il 2019 l’anno internazionale della Tavola Periodica degli Elementi che compie 150 anni. Proprio a questa tematica ci siamo ispirate nell’organizzazione del convegno e ad essa abbiamo indirizzato gli interventi pomeridiani di illustri studiosi italiani e stranieri”.
Il meeting prevede la partecipazione di dottorandi e docenti operanti in diversi ambiti delle Scienze Chimiche negli Atenei regionali. Nella sessione della mattina, che inizierà alle ore 9.00, i dottorandi esporranno i propri progetti di ricerca mediante una serie di comunicazione orali e flash. La sessione pomeridiana, alle ore 14.30, prevede tre lectures di rinomati docenti italiani e stranieri e sarà focalizzata sul ruolo della tavola periodica in diversi ambiti di ricerca.
“La Giornata della Chimica dell’Emilia Romagna – riporta la prof.ssa Laura Pigani di Unimore – rappresenta non solo un’opportunità preziosa di confronto scientifico per tutti gli studenti che frequentano corsi di dottorato di indirizzo chimico, ma anche un’occasione per conoscere le principali tematiche di ricerca in ambito chimico su cui gli Atenei della regione, tramite la formazione di questi giovani ricercatori, stanno maggiormente investendo”.