Nella mattinata di mercoledì 4 dicembre il vescovo di Reggio Emilia-Guastalla Massimo Camisasca si è recato in visita alla struttura della Fondazione Enaip “Don Magnani” di via Guittone d’Arezzo 14 a Reggio Emilia.
La Fondazione, come ha ricordato nel suo intervento il presidente Tiziano Scalabrini, è nata nel 2002 per proseguire la storica attività dell’Enaip di Reggio Emilia e la lungimiranza pastorale di don Gianfranco Magnani nel campo della formazione professionale, con particolare cura nei confronti di persone in condizione di svantaggio economico e sociale. Scalabrini ha ricordato come, rispetto alla precedente visita compiuta da monsignor Camisasca sei anni fa, la Fondazione sia riuscita a stabilizzare la situazione economica e a diventare proprietaria della struttura formativa di via Guittone d’Arezzo: tremila metri quadrati coperti interamente dedicati a laboratori, aule, uffici e spazi comuni. La scuola sorge su un’area verde di oltre 20.000 metri quadrati, al cui interno si trova un campo da calcio per l’attività sportiva e ricreativa degli allievi.
In occasione dell’incontro, sono state simbolicamente consegnate al vescovo Massimo le chiavi dell’Istituto per le mani di monsignor Eleuterio Agostini, primo presidente della Fondazione e presenza autorevole e attiva nel Consiglio d’Amministrazione.
Il Vescovo, ringraziando per l’accoglienza ricevuta (“Con il gesto simbolico delle chiavi mi sento anch’io a casa mia fra di voi”), ha definito la Fondazione Enaip un raggio della provvidenza e della previdenza di Dio. Le opere fondamentali – ha aggiunto monsignor Camisasca – sono quelle che si rivolgono al mondo dei giovani, perché favoriscono il futuro. Occorre offrire alle nuove generazioni strade di studio e di lavoro, di conoscenza e di maturità affettiva, insieme alla certezza che la vita ha un senso. Opere come la Fondazione esprimono una modalità privilegiata per testimoniare la missione della Chiesa.
Oltre alla sede di Reggio Emilia, la Fondazione Enaip annovera una sede a Castelnovo ne’ Monti e un recapito operativo a Scandiano; gestisce inoltre due centri di terapia occupazionale per persone disabili. L’Istituto, che ha un organico di 37 dipendenti e 150 collaboratori, è accreditato presso la Regione Emilia-Romagna come Ente di Formazione certificato secondo la normativa sulla qualità.
Nell’esercizio 2018 la Fondazione ha offerto 22 corsi di formazione rivolti ai giovani per un totale di 400 allievi, 16 percorsi rivolti a soggetti con disabilità, 4 percorsi per 53 detenuti, 10 percorsi indirizzati a 280 disoccupati di lunga durata, nonché oltre 200 tirocini formativi. I settori professionali: Meccanica, Grafica, Autoriparatore, Ristorazione e servizi alberghieri, Parrucchiere ed Estetista, Commerciale e vendite, Agroalimentare.