Due donne e un uomo abitanti in città sono finiti nei guai per aver realizzato, in un area privata del comune di Reggio Emilia di proprietà della loro azienda immobiliare, una vera e propria discarica non autorizzata costituita da rifiuti pericolosi e non, depositati in modo incontrollato. Con l’accusa di aver gestito illecitamente rifiuti, i carabinieri forestali in forza alla stazione carabinieri di Reggio Emilia, unitamente alla Polizia Municipale del capoluogo reggiano e personale Arpa di Reggio Emilia, hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia una 64enne, una 31enne e un 70enne titolari dell’azienda immobiliare proprietaria dell’area ubicata in zona Roncocesi a Reggio Emilia, interamente sottoposta a sequestro.
Il blitz nell’area in questione è avvenuto ieri mattina a seguito del quale i carabinieri trovavano le conferme a pregresse risultanze investigative che indicavano l’area utilizzata, ubicata in un podere di proprietà di un’azienda immobiliare, come una vera e propria discarica gestita dagli odierni indagati. In effetti gli operanti nel corso dei controlli hanno accertato che nell’area, interamente sequestrata, vi era la presenza di rifiuti pericolosi e non, costituiti da inerti provenienti da demolizioni, pneumatici esausti, taniche e fusti di olio esausto, pezzi di legno, pezzi di plastica, elettrodomestici dismessi, diversi container, bombole di gas ed altro materiale. Rappresentando lo stato dei luoghi un deposito incontrollato di rifiuti a gestione non autorizzata, gli operanti hanno proceduto al sequestro dell’intera area denunciando le due donne e l’uomo.