Regole chiare e trasparenti per negozi, colossi dell’e-commerce e outlet, nel solco di una sana e corretta concorrenza e a difesa dei consumatori. L’Emilia-Romagna è già al lavoro da mesi a un nuovo codice del commercio che si propone di fare chiarezza in un comparto che ha risentito particolarmente della crisi negli ultimi anni.
“Abbiamo iniziato a lavorare a un testo unico del settore- spiega l’assessore regionale al Commercio, Andrea Corsini- perché c’è bisogno di maggiore trasparenza e di regole a tutela dei consumatori e anche per rispondere alle esigenze dei negozianti che, negli ultimi anni, hanno patito, soprattutto nel settore dell’abbigliamento, i venti della crisi, insieme all’aumento della concorrenza dei giganti dell’online e degli outlet. Vogliamo intervenire soprattutto nella regolamentazione della scontistica degli outlet per ripristinare una parità di condizioni con gli esercizi di vicinato”.
“Vogliamo mettere ordine alla giungla di sconti e vendite promozionali- prosegue l’assessore- attraverso regole semplici e codificate che difendano, in primo luogo, il potere d’acquisto dei cittadini e sostengano anche i piccoli dettaglianti. Come Regione, solo da inizio anno, abbiamo investito 8 milioni di euro per le botteghe storiche, i piccoli negozi, i bar e i pubblici esercizi, proprio perché siamo convinti che siano un elemento fondamentale per l’attrattività dei nostri territori e per la vita delle comunità locali”.
“E proprio per questo- chiude Corsini-, per mantenere vitali i nostri paesi e le nostre città, il testo unico del commercio sarà uno dei primi atti che potrà essere posto alla valutazione dell’Aula nella prossima legislatura, in un percorso condiviso con gli enti locali, le associazioni di categoria, le imprese e i lavoratori”.
L’impegno della Regione Emilia-Romagna per il commercio
Per il 2019 ammontano a circa 8 milioni i fondi messi a disposizione del settore.
Un primo bando da 3 milioni di euro prevede contributi a fondo perduto per promuovere l’innovazione tecnologica degli esercizi commerciali di vicinato attraverso progetti quali vendite online, “vetrine intelligenti”, innovazione gestionale, attrezzature. E un ulteriore bando, per 800mila euro, punta a progetti di insediamento e sviluppo di esercizi commerciali polifunzionali nelle aree scarsamente popolate.
Sempre per la valorizzazione della funzione commerciale nei centri storici e nelle aree urbane, compresi i capoluoghi e le frazioni dei Comuni di montagna e di pianura, la Regione ha previsto un finanziamento di un milione di euro ripartito tra 2019 e 2020. L’intervento è rivolto agli Enti locali singoli o associati con oltre 15 mila abitanti.
Un ulteriore intervento per tre milioni di euro, ripartito nei tre anni dal 2019 al 2021, è rivolto ai Comuni con meno di 25mila abitanti e punta alla valorizzazione di aree commerciali, attività di artigianato di servizio, pubblici esercizi nei centri storici attraverso la riqualificazione dell’arredo urbano e delle aree mercatali, con l’obiettivo di ridurre il fenomeno della dismissione degli usi commerciali nei contesti urbani.
Nel 2018 da ulteriori 3,2 milioni di euro sono andati a sostegno di 33 interventi da Piacenza a Rimini. Finanziati tra l’altro: nuove pavimentazioni e nuove illuminazioni, ma anche soluzioni di arredo urbano capaci di rendere ancora più attraenti le vie dello shopping e i mercati delle nostre città.
Nel 2017, il sostegno delle botteghe e negozi tradizionali, per potenziare le aree del commercio nei quartieri e nei centri storici delle città ha visto uno stanziamento complessivo di 3,4 milioni di euro. Contributi che sono serviti a finanziare 36 progetti per la riqualificazione dei centri commerciali naturali, presidi importanti della qualità urbana e sociale.