Come contrastare le mafie con gli strumenti a disposizione delle amministrazioni pubbliche e delle organizzazioni sociali? La Regione Emilia-Romagna continua a tenere alta la guardia contro la criminalità organizzata e si interroga, assieme alla società civile, sulle strategie e le iniziative da intraprendere per il futuro in una giornata di riflessione e confronto “Contrasto alle mafie”, in programma l’8 novembre in viale della Fiera 8 (Sala 20 maggio 2012) dalle ore 9,30 alle ore 17.
Promozione della cultura della legalità, valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabile, sviluppo della conoscenza dei fenomeni illegali e criminali attraverso attività di analisi e di monitoraggio restano i punti chiave dell’azione regionale.
La Regione Emilia-Romagna, da tempo, ha avviato un articolato percorso partecipativo valorizzando il ruolo della Consulta regionale per la legalità e coinvolgendo le istituzioni territoriali, le organizzazioni economiche e sindacali, le rappresentanze sociali e associative e l’Anci regionale (Associazione nazionale dei comuni) in una politica improntata sulla prevenzione e sull’educazione alla legalità, in particolare negli aspetti attinenti al lavoro e all’economia. L’incontro dell’8 novembre giunge a tre anni dall’approvazione della Legge regionale sulla legalità ed è l’occasione per valutare quanto è stato fatto finora e per individuare, assieme a istituzioni del territorio e società civile, le strategie migliori per contrastare in modo sempre più efficace la criminalità organizzata.
“Il convegno- ha detto l’assessore alla Legalità, Massimo Mezzetti (foto), alla presentazione questa mattina in Regione- sarà l’occasione per fare il punto sulle politiche e sulle iniziative di contrasto realizzate in Emilia-Romagna in seguito all’approvazione del Testo unico sulla Legalità, prima legge quadro di settore realizzata in Italia. Obiettivo è anche individuare, assieme a istituzioni del territorio e società civile, le strategie migliori per combattere in modo sempre più efficace la criminalità organizzata, in un territorio in cui, per ricchezza e sviluppo, le dinamiche di penetrazione delle mafie non sono state quelle classiche conosciute in altri tempi e in altri territori.
L’inchiesta Aemilia- ha aggiunto l’Assessore- ha avuto il merito di squarciare il velo sulle rimozioni e sottovalutazione che a tutti i livelli ci sono state in passato. Qui però, a parte alcuni casi di responsabilità individuale, il sistema della politica e delle istituzioni nel suo complesso, non è stato permeato dalla criminalità organizzata, prova ne è stata anche l’approvazione all’unanimità del Testo unico da parte di tutte le forze politiche dell’Assemblea regionale. Lo stesso non può dirsi di parte del sistema delle imprese e delle professioni, come denunciato dalla sentenza del processo Aemilia. Sentenza che ha invece riconosciuto alla Regione Emilia-Romagna un livello di attenzione e di consapevolezza del problema che altrove non c’è stato. Il lavoro svolto con Anci e Art-ER (Attrattività Ricerca Territorio, società consortile dell’Emilia-Romagna) si è focalizzato in particolare sul contrasto alle mafie attraverso l’affermazione della cultura di legalità, soprattutto in ambito economico, che si realizza vigilando sulla corretta applicazione dei contratti di lavoro, sul controllo dei subappalti, la lotta alle false fatturazioni e alle false cooperative, il contrasto all’appalto illecito di manodopera”.
“Il merito della Regione- ha riferito Fabrizio Matteucci, direttore di Anci Emilia-Romagna-è stato quello di preoccuparsi dell’applicazione della Legge, con un’attività realizzata assieme a tutti i Comuni attraverso una molteplicità di iniziative. E’ infatti molto più difficile per le mafie occupare una comunità, in presenza di istituzioni, società civile e imprese che fanno squadra, piuttosto che un territorio desertificato”.
Daniele Ganapini, della struttura speciale Qualità e Sicurezza di Art-ER, ha sottolineato la funzione organizzativa e conoscitiva dell’ente, con particolare riferimento alle banche dati, su contratti pubblici e appalti. Un sistema sviluppato nel corso della ricostruzione post terremoto che ha portato ad una crescita nel dialogo con le forze statali e alla realizzazione di buone prassi che possono essere valorizzate anche a livello nazionale”.
Il Convegno
Diviso in tre parti, il convegno presenta nella prima sessione (ore 9,30)”Per un’etica della cittadinanza responsabile”, con il presidente di Libera, don Luigi Ciotti, che assiemeall’assessore regionale alle Politiche per la legalità, Massimo Mezzetti, verrà intervistato da Giuseppe Baldessarro, giornalista di “La Repubblica”.
La seconda sessione (ore 11) dedicata a “Lavoro, diritti e competizione leale tra imprese”, vedrà dialogare il presidente della Regione Stefano Bonaccini, il presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra, il segretario generaleCgil Maurizio Landini, il presidente Legacoop Mauro Lusetti eil direttore area Affari legislativi Confindustria Antonio Matonti. Coordina il dibattito Ettore Tazzioli, direttore di Trc.
Nella terza sessione (ore 14,30), “Beni confiscati esperienze di buone pratiche”, intervengonoil direttore dell’Agenzie nazionale Beni sequestrati e confiscati Bruno Frattasi, il presidente del Tribunale di Bologna Francesco Maria Caruso, l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi, della Segreteria Confederale nazionale Cisl Andrea Cuccello e il segretario regionale Uil Giuliano Zignani. Moderatore sarà Gian Guido Nobili, responsabile dell’Area Sicurezza integrata e Legalità della Regione Emilia-Romagna.
Le conclusioni saranno affidate alle ore 16,30 all’assessore alla Legalità, Massimo Mezzetti.
Il nuovo portale Legalità della Regione Emilia-Romagna
Da oggi è on line Il portale “Legalità” della Regione Emilia-Romagna.
L’obiettivo è quello di informare la comunità regionale rispetto alle attività che l’Ente promuove e conduce nel campo della legalità e del contrasto alla criminalità organizzata, oltre a svolgere una funzione di informazione sociale riguardo alle politiche regionali sulla legalità.
Il portale intende essere anche uno strumento in grado di offrire agli enti locali, alle associazioni e agli operatori di settore del territorio regionale impegnati a contrastare l’illegalità, informazioni, materiali e documenti utiliper laprogettazione e dello svolgimento di tale attività (es. avvisi di bandi regionali, norme, dati statistici, rapporti di ricerca, relazioni istituzionali, buone prassi ecc.).
Il sito è suddiviso in aree tematiche, ciascuna delle quali è strutturata secondo lo schema generale del Portale dell’Emilia-Romagna: “Cosa fa la Regione” in termini di politiche di promozione della legalità riferite a quella particolare materia; “A chi rivolgersi” (ovvero la struttura dell’Ente che se ne occupa); una sezione “documentazione” (norme, atti e analisi) e una “Strumenti” (banche dati, archivi, collegamenti utili, ecc.).
Le aree tematiche riprendono quelle descritte nella Legge regionale n. 18 del 28 ottobre 2016 «Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili» e sono: Ambiente e sicurezza territoriale; Amministrazione pubblica; Autotrasporto e facchinaggio; Commercio, turismo, agricoltura; Educazione ed istruzione; Lavori, servizi e forniture, edilizia e costruzioni; Vittime di reato.
In evidenza sulla pagina iniziale del portale – sotto la voce “Progetti” – sono posti alcuni temi particolari su cui la Regione ha molto investito in questi anni in termini di politiche antimafia: beni confiscati; sistema degli osservatori locali; rete per l’integrità e la trasparenza; centro di documentazione regionale su mafie e antimafie.
Trasversali alle aree tematiche vi sono poi le sezioni utilizzate solitamente in tutti i portali RER: Come fare per (con indicazioni rivolte a cittadini, imprese e enti locali per fare determinate cose); Leggi, Atti, Bandi; Piani Programmi Progetti.
Il portale, all’url:http://legalita.regione.emilia-romagna.it/, in home page ha anche una sezione che riguarda le notizie e gli eventi e una dedicata a file multimediali (video tematici).